Ne avevamo parlato tempo fa e anche i giornali italiani avevano dedicato spazio alla pasticceria IAD “Little Lab” di Ilaria Carone, a Bari; una piccola impresa domestica creata nella cucina di famiglia che vendeva dolci attraverso la finestra di casa.
Un sogno che dopo pochi mesi dalla sua apertura ha dovuto fare i conti con la realtà della IAD (Impresa Alimentare Domestica) che in Italia ha un percorso burocratico estremamente complesso e con norme molto restrittive.
IAD è un acronimo e sta per “impresa alimentare domestica“. Si tratta di un’attività casalinga svolta artigianalmente che consente la preparazione e la vendita a casa e che permettere di vendere ai clienti senza però alcun tipo di somministrazione sul posto.
È una vera e propria attività imprenditoriale da svolgere a casa propria, destinata a realizzare prodotti alimentari, dolci o salati, seguendo però – e lo diciamo subito – delle direttive specifiche non facili e immediate.
Nonostante la pandemia abbia aguzzato l’ingegno di tante persone, spesso è proprio lo Stato italiano a smorzare entusiasmi e non realizzare fonti di lavoro.
Sembra una novità eppure non lo è. Infatti, questa tipologia di attività artigianale è regolamentata e riconosciuta in Italia sin dal 2004, seguendo un trend d’oltreoceano noto come Home Food. È rivolta a chi è appassionato di cucina e intende fare del proprio hobby una fonte di guadagno, a metà strada tra l’essere professionista e dedicarsi ai fornelli come un dilettante. Gli investimenti sono relativi, il vantaggio è che la propria cucina diventa un vero laboratorio in grado di creare un mestiere.
Little Lab: «Troppe restrizioni, costretta a chiudere la IAD»
Ilaria Carone lo ha annunciato, dalla sua pagina social. La ragazza, giovane titolare dell’impresa alimentare domestica, ha detto: «Al termine di questi 5 mesi, senza forze, ma con più coraggio di prima, annuncio la chiusura. Lo Stato non fa sconti.»
«Questo sarà un post un po’ diverso dagli altri. Sarà un po’ meno dolce perché come tutti i bei sogni anche Little Lab ha un termine. Mi dispiace dirvi che la ragazza della finestra ha dovuto prendere una decisione, non molto facile, ma l’ha dovuta prendere. Al termine di questi 5 mesi, senza forze, ma con più coraggio di prima, annuncio la chiusura di Little Lab.»
«La mia tipologia di attività ha tanti lati positivi, ma è fatta di restrizioni (giuste nei confronti dei miei colleghi ristoratori e pasticceri ) – spiega Ilaria Carone nel post – queste restrizioni in questo Paese segnano un grande limite. Lo Stato, nonostante questi limiti, non fa sconti. Naturalmente gli ordini presi in carico verranno portati a termine con la stessa passione e professionalità che ha caratterizzato il mio Lab in questi mesi.»
«Ci tenevo a ringraziare voi tutti perché mi avete riempito il cuore con i vostri messaggi, vorrei ringraziare i miei genitori. Senza di loro non avrei mai potuto vivere questa meravigliosa esperienza. Vorrei ringraziare la mia famiglia al completo e il mio ragazzo per il supporto che mi hanno dato fino ad oggi e che spero mi continueranno a dare.»
Lavoro e Home Food, cos’è un’impresa alimentare domestica (IAD) e i requisiti per realizzarla