Una giovane di 22 anni proveniente da una famiglia benestante di Milano ha sporto denuncia per violenza sessuale contro Leonardo Apache La Russa, uno dei figli del presidente del Senato, Ignazio La Russa.
L’inchiesta è stata affidata al pm Rosaria Stagnaro, con il coordinamento dell’aggiunto Letizia Mannella, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera in prima pagina.
La ragazza, assistita dall’avvocato Stefano Benvenuto, ha raccontato di essere stata in una discoteca nel centro di Milano con un’amica il 18 maggio, intorno a mezzanotte, quando ha incontrato Leonardo, con cui aveva avuto una relazione scolastica. Dopo aver bevuto un drink, non ricorda cosa sia successo successivamente, ma si è svegliata confusa e nuda nel letto di Leonardo intorno a mezzogiorno.
Quando ha chiesto spiegazioni, Leonardo le ha detto che erano venuti a casa sua dopo la discoteca con la sua macchina e che avevano avuto un rapporto sotto l’effetto di droghe stupefacenti. Ha anche affermato che un suo amico, che la ragazza afferma di non aver mai visto, aveva avuto un rapporto sessuale con lei all’insaputa sua, mentre lui dormiva in un’altra stanza.
La ragazza ha lasciato la casa di La Russa, ha preso l’indirizzo e ha chiamato sua madre, che l’ha convinta a farsi visitare alla clinica Mangiagalli. Durante la visita medica le sono state riscontrate un livido al collo, una ferita alla coscia e la presenza di cocaina nel suo sistema, che aveva assunto prima di andare in discoteca.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha difeso il figlio, affermando: “Dopo averlo interrogato a lungo, sono certo che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante. Conto sulla Procura della Repubblica, verso la quale ho sempre riposto fiducia durante la mia lunga attività professionale, affinché faccia chiarezza con la massima rapidità per fugare ogni dubbio”.
Il presidente ha inoltre sottolineato che la denuncia è stata presentata quaranta giorni dopo l’evento e ha sollevato dubbi sul racconto della ragazza, considerando il fatto che aveva assunto cocaina prima dell’incontro con suo figlio. Ha anche affermato di non aver mai visto suo figlio consumare droghe.
Il legale della famiglia La Russa, Adriano Bazzoni, ha dichiarato che, secondo Leonardo, quella notte non ci sono state forme di costrizione e che la ragazza era d’accordo nel trascorrere la notte a casa sua fino al mattino successivo. Bazzoni ha inoltre negato le accuse riguardanti un eventuale coinvolgimento di una terza persona e ha sottolineato che Leonardo è scosso dalla situazione e potrebbe sporgere denuncia nel caso in cui venga attribuita a lui una tale condotta.
L’avvocato della ragazza, Stefano Benvenuto, ha affermato che non torna il fatto che una persona che ha assunto cocaina possa addormentarsi profondamente fino al mattino successivo. Ha inoltre dichiarato che sono in corso indagini difensive e che è necessario un approfondimento medico per capire esattamente quali sostanze la ragazza avesse assunto quella sera e che l’analisi delle cartelle cliniche redatte durante il ricovero alla clinica Mangiagalli potrà fornire ulteriori informazioni, nonostante siano trascorsi cinquanta giorni dalla data dell’evento.