Il Giardino di Alì, 94 tamerici per onorare le vittime di Steccato di Cutro e rafforzare il legame di solidarietà e resilienza nella comunità
A distanza di un anno dalla dolorosa tragedia di Steccato di Cutro, Crotone si impegna a mantenere viva la memoria delle vittime attraverso un gesto simbolico e commovente. L’amministrazione cittadina ha deciso di onorare i 94 individui colpiti dalla strage piantando altrettante alberature, un albero per ogni vita spezzata che ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità.
La città, sebbene ancora colpita dal lutto, ha dimostrato una straordinaria umanità nel momento del bisogno, partecipando in vari modi al cordoglio per le vittime, fornendo assistenza ai superstiti e manifestando solidarietà ai familiari provati dal dolore.
Il luogo prescelto per questo monumento verde è via Miscello da Ripe, all’ingresso della città, simbolicamente scelto per testimoniare l’accoglienza e la resilienza di Crotone di fronte alle avversità.
Questo spazio commemorativo sarà chiamato “Il Giardino di Alì”, un nome che incarna il desiderio del sindaco Voce, riflesso nei sentimenti di tutti i cittadini di Crotone. Il nome “Alì” è un omaggio al piccolo che riposa nel cimitero cittadino, diventato simbolicamente il figlio di tutta la comunità crotonese.
Contrariamente a commemorare la morte, il sindaco Voce sottolinea che il giardino intende celebrare il diritto alla vita. In questo spirito, sono stati scelti i tamerici, alberi noti non solo per la loro fioritura bellissima e colorata, ma anche per la loro perenne vitalità e robustezza contro qualsiasi condizione climatica. Questa scelta simbolica rappresenta una contrapposizione alla fragilità dell’imbarcazione che ha portato le vittime nel corso del tragico viaggio e alla fragilità delle loro speranze.
Il sindaco Voce enfatizza che il Giardino di Alì mira anche a sottolineare la solidità del ricordo all’interno della comunità crotonese. L’inaugurazione di questo significativo spazio verde avverrà in concomitanza con l’anniversario della tragedia, un momento di riflessione e commemorazione che rafforzerà il legame indelebile tra la città e le vittime di Steccato di Cutro.
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