Il Tribunale di Catanzaro risponde all’appello dei dipendenti, avviando la liquidazione giudiziale della società proprietaria del Sant’Anna Hospital
Il Tribunale di Catanzaro, Sezione delle Procedure Concorsuali, ha emesso un decreto che segna l’inizio della procedura di liquidazione giudiziale per Villa S. Anna, la società per azioni che è proprietaria del Sant’Anna Hospital di Catanzaro. Questa struttura sanitaria, che un tempo vantava un’eccellenza riconosciuta nelle pratiche cardiologiche e cardiochirurgiche, si trova ora in uno stato di conclamata crisi finanziaria e gestionale, come accertato dall’autorità giudiziaria su richiesta di un gruppo di dipendenti rappresentati dall’avvocato Francesco Pitaro.
Il collegio giudicante, presieduto da Rodolfo Palermo, ha designato Chiara Di Credico come giudice delegato e l’avvocato Francesco Manduca come curatore. Manduca è incaricato di presentare un rapporto dettagliato sugli accertamenti compiuti e sugli elementi informativi acquisiti relativi alle cause dell’insolvenza e alla responsabilità del debitore, degli amministratori e degli organi di controllo della società, entro trenta giorni dalla decisione del tribunale.
Inoltre, è stata fissata un’udienza per il 8 maggio 2024 alle ore 9, durante la quale si esaminerà lo stato passivo. Prima di tale udienza, i creditori e i terzi con diritti reali mobiliari sulle proprietà della società hanno un termine perentorio di 30 giorni per presentare al curatore le loro domande d’insinuazione.
L’istanza per l’apertura della liquidazione giudiziale è stata presentata il 6 ottobre scorso da un gruppo di dieci dipendenti ed ex dipendenti, rappresentati dall’avvocato Pitaro, che rivendicano giuste spettanze arretrate. Nell’udienza del 7 dicembre, il pubblico ministero si era opposto alla proroga dei termini oltre i 60 giorni già previsti per la presentazione della documentazione richiesta, non ritenendo sussistenti i presupposti di legge. In risposta, ha chiesto che venisse dichiarata l’apertura della liquidazione giudiziale.
Il Commissario giudiziale ha evidenziato ulteriormente una grave esposizione debitoria, attestata al 31 dicembre 2022, pari a euro 36.398.048,00, con un incremento a euro 38.867.982,31 nella richiesta di proroga del termine. Le informazioni provenienti dalla centrale rischi della Banca d’Italia e la valutazione della natura e dei requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità dei crediti iscritti in bilancio per oltre 40.000.000,00 di media in quasi tutto il quinquennio hanno contribuito alla decisione della procedura giudiziaria.
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