La situazione per i lavoratori precari dell’Immigrazione sembra ingarbugliata, ma andiamo con ordine. Il 29 marzo 2021 sono stati assunti per mezzo dell’agenzia interinale Gi group 176 lavoratori tramite progetto EmAs, utile a supportare il lavoro svolto nella Commissione Nazionale, Commissioni Territoriali e Questure. Il personale sta lavorando attivamente e con impegno da quasi 11 mesi. Dopo i primi 6, c’ è stata una proroga di ulteriori 5, in totale 11. Il 28 febbraio 2022 scadrà la prima proroga con l’eventualità che questi lavoratori vadano a casa.
La riunione a distanza
L’8 febbraio 2022 si è tenuta una riunione on line, con i diversi presidenti delle Commissioni Territoriali, il presidente della Commissione Nazionale, alla presenza di ulteriori personalità, nella quale è emersa la volontà di mantenere i lavoratori interinali che operano nella Commissione Nazionale, un numero molto basso che non arriva neppure a 10 unità. Perché far lavorare solamente 6 lavoratori e non tutto il gruppo di 176?
I somministrati sono in fermento e non riescono a capire questa scelta, visto che i vari uffici manifestano la necessità di avere personale qualificato, infatti hanno mobilitato i sindacati e i vari dirigenti degli uffici Immigrazione, non invitati alla riunione, per capire cosa fare. Anche diversi Questori in tutta Italia hanno mostrato interesse per la questione perché secondo i dirigenti degli uffici Immigrazione sparsi nelle diverse province, i lavoratori stanno svolgendo un lavoro egregio all’interno degli uffici, con un altissimo gradimento espresso in forma scritta e comunicato al Ministero dell’Interno. Hanno altresì espresso il loro gradimento in forma orale e anche scritta, sui i dipendenti somministrati, i diversi presidenti delle Commissioni Territoriali.
Immigrazione: situazioni affini
Altri lavoratori sono stati assunti sempre con l’agenzia Gi group, successivamente rispetto alla data di inizio del progetto Emas, con altri programmi e il loro operato sta andando avanti, come mai? Lo stesso vale per gli interinali che per mezzo dell’ agenzia Monpower lavorano nelle diverse Prefetture d’ Italia. Perchè si stanno verificando queste disparità?
Proprio ieri le diverse sigle sindacali hanno pubblicato un comunicato nel quale si chiede un incontro con il Ministro dell’Interno per discutere nel dettaglio la questione. In sostanza in progetto EmAs a differenza degli altri sarebbe finanziamento da fondi europei, e non nazionali, ma tutto ciò può essere una scriminante?
Potrebbe esserci stato un errore di comunicazione, altrimenti non si capisce come sia possibile che lavoratori che operano braccio a braccio e da più tempo rispetto i loro colleghi, assunti sempre con la stessa agenzia, debbano concludere di punto in bianco il loro lavoro, lasciando in balia della tempesta Commissioni Territoriali e Questure, a discapito sicuramente dei lavoratori e a danno dei migranti, l’anello debole della catena.
Aggiornamento
Poche ore fa i sindacati: Felsa Cisl, Nidl CGIL e Uil Temp hanno aperto lo stato di agitazione per i 176 lavoratori somministrati Gi group: Questure (4′ sezione) e Commissioni territoriali.