Continua la nostra vicinanza come USB, a quel quartiere ma soprattutto alla famiglia di Saverio, Aldo e Mattia. Vogliamo trasmettere tutta la nostra solidarietà, affinché vivano sempre nella nostra città quegli sguardi illuminati che oggi seguiamo dai social. Vogliamo preservare un ricordo orientato verso la vita di quei giorni che per quanto potesse essere dura, regalava comunque momenti di allegria e soprattutto in cui nessuno poteva presagire un dramma come orribile.
Li abbiamo conosciuti quando si esprimevano in un sorriso dolce e spensierato, nell’impegno serio della famiglia per fa crescere il proprio nucleo unito in varie passioni nella loro umiltà giornaliera sul lavoro, pur con tutte le difficoltà del caso: da quella per lo sport a quella per la scuola, ma senza fanatismi di sorta, nel rispetto per gli altri e nell’impegno per loro stessi che, ben lungi da quegli atteggiamenti di indifferenza che spesso hanno dovuto subire dai vari amministratori o dal vicinato, sono stati autori di grandi sacrifici per mandare avanti una famiglia e che facevano venire tutto il resto dopo!
Questa vicenda ci lascia un grande insegnamento. Un insegnamento che non vorremmo che, trascorsi questi giorni pieni di coinvolgimento emotivo, -sappiamo che l’amministrazione comunale sta provvedendo per una nuova abitazione – e di giusta compassione per la famiglia Corasoniti, oltre che di sdegno verso chi ha la responsabilità di aver consegnato quell’appartamento in condizioni di più assoluta INSICUREZZA (vedi foto allegata) oggi, cadesse nell’oblio come troppo spesso accade o si limitasse a qualche striscione o manifestazione. Invece riteniamo fondamentale che si accertino prima di tutto le responsabilità e intitolare qualcosa della città ai nostri ragazzi.
Non si puo morire nella propria abitazione – luogo per antonomasia dove ci si rifugia con la propria famiglia – per inadeguatezza della struttura e degli impianti interni.
Chi ha locato l’abitazione era ed è tenuto a consegnare alle famiglie l’abitazione in buono stato di manutenzione!! A Catanzaro NON è stato cosi!
Il sindacato USB, non intende abbassare la guardia e ricorderà i nostri ragazzi: Saverio, Aldo e Mattia, il 22 novembre con un minuto di raccoglimento in tutte le manifestazioni che si svolgeranno nella nostra zona e durante le sue attività sindacali.
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