Le fiamme si stavano avvicinando a un distributore di carburante e una cabina elettrica, sospetto di incendio doloso
Un secondo incendio, solo poche settimane dopo un evento simile avvenuto all’inizio di agosto, ha scosso la tranquilla cittadina di Praia a Mare nella notte scorsa. Questa volta, le fiamme hanno minacciato lo stabilimento dismesso della Marlane, un’azienda tessile legata al noto gruppo Marzotto, gettando ombre di preoccupazione sulla comunità locale.
Le fiamme si sono propagate rapidamente, alimentate da venti forti, provocando il panico tra gli abitanti che hanno reagito con mezzi improvvisati prima che arrivassero i vigili del fuoco dal distaccamento di Scalea. La situazione è diventata ancora più critica quando le fiamme hanno rischiato di raggiungere un distributore di carburante e una cabina elettrica nelle vicinanze. Fortunatamente, grazie all’eroica risposta della comunità e all’intervento tempestivo dei pompieri, il disastro è stato evitato.
Questo incendio è stato preceduto da un altro avvenuto ad agosto, che aveva scatenato una protesta tra gli abitanti preoccupati per le condizioni di abbandono in cui versa l’area dell’ex Marlane e i crescenti pericoli di incendio. Ancora un episodio simile si era verificato nel settembre del 2020. Le autorità competenti, in particolare i carabinieri, stanno seguendo l’ipotesi che questi incendi possano essere stati dolosamente provocati, innescando preoccupazioni sulla sicurezza pubblica.
Complicando ulteriormente la situazione è il fatto che il terreno antistante la Marlane è di proprietà del Comune di Praia a Mare ed è attualmente sotto sequestro da parte dell’autorità giudiziaria nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione passata dell’ex stabilimento tessile. Questo ostacola seriamente gli sforzi del Comune per effettuare qualsiasi tipo di intervento di risanamento dell’area, nonostante le gravi preoccupazioni della comunità locale.
Il sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, ha espresso la sua frustrazione riguardo a questa situazione, sottolineando la necessità di una soluzione rapida per proteggere la comunità e ripristinare l’area dell’ex Marlane. Le autorità competenti sono chiamate ora a fare luce sull’origine degli incendi e ad adottare misure decisive per evitare futuri disastri e per garantire che la zona possa finalmente essere messa in sicurezza e riportata alla sua antica gloria.
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