Assolto dall’accusa di corruzione e abuso d’ufficio l’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, coinvolto nell’inchiesta Lande Desolate, istruita dalla DDA di Catanzaro. La sentenza di assoluzione è giunta oggi dal Gup del Tribunale di Catanzaro, Giulio De Gregorio, per l’ex governatore della Regione Calabria. L’inchiesta aveva evidenziato presunti illeciti commessi nelle procedure di affidamento di gara relative a importanti opere pubbliche.
Per Mario Oliverio la Procura aveva chiesto una condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione. Si apre invece il processo per tutti gli altri indagati che avevano scelto di essere giudicati con rito ordinario e oggi rinviati a giudizio.
«Oggi il Gup ha stabilito che “il fatto non sussiste” e ha assolto l’ex presidente Mario Oliverio con la formula più ampia». È quanto ha dichiarato uno dei legali di Oliverio, l’avvocato Enzo Belvedere.
«Oliverio – dichiara ancora Belvedere – è ovviamente molto soddisfatto perché da questa assoluzione nasce il riscatto al danno arrecato alla sua immagine, considerato che era stato raggiunto da un provvedimento cautelare restrittivo proprio mentre era in carica e in seguito la segreteria romana del suo partito, proprio a causa di questo processo, non aveva voluto ricandidarlo».
«Non meritava questo trattamento – dichiara l’avvocato di Oliverio – dopo tanti anni di politica».
Sentenza di non luogo a procedere è stata emessa poi anche per l’ex consigliere regionale, Nicola Adamo e per la deputata, Enza Bruno Bossio, co-indagati insieme a Mario Oliverio.
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