CATANZARO, 3 DIC 2023 – Fetore nauseabondo a parte, ecco i rifiuti che invadono le aree limitrofe al mercatino del sabato a Catanzaro, nei pressi del cimitero. Nonostante l’impegno degli operatori ecologici, impegnati con i mezzi meccanici per ore dopo il mercatino, il vento spande rifiuti ovunque ed è impossibile raccoglierli tutti, perché spesso vanno a finire anche oltre le recinzioni. Magari gli ambulanti potrebbero conferirli meglio, anziché gettarli semplicemente sul piazzale come fanno alcuni. E metterci un peso sopra per non farli volare, visto che siamo nella città del vento.
L’andazzo purtroppo continua, e non solo al piazzale del cimitero. Vento e pioggia spesso spandono sulle strade, anche su corso Mazzini, i cartoni lasciati dai commercianti davanti ai negozi come previsto dalla raccolta differenziata. Il risultato è che l’intera città è invasa da sporcizia, e poi basta girare l’angolo per vedere imponenti cumuli di rifiuti: sui letti dei fiumi (basta guardare la Fiumarella e la vecchia strada che arriva a via Turco) nelle aiuole, ovunque. Per non parlare di tutte le strade di accesso al capoluogo, che pullulano di discariche a cielo aperto, in attesa di essere “scoperte” come ogni tanto accade magari fra una decina di anni. Inciviltà, incuria, mancanza di controlli, disinteresse, assuefazione: il risultato è sotto gli occhi di tutti. Un territorio inquinato da plastica, cartoni, elettrodomestici, vetro, batterie di auto, pneumatici eccetera eccetera. È ancora tollerabile tutto ciò? Può essere questo il capoluogo della Calabria?