Incremento delle denunce di infortunio sul lavoro nel 2024: la Calabria spicca tra le regioni con maggiore crescita, secondo i dati aggiornati dall’Inail
L’incremento delle denunce di infortunio sul lavoro segnalato dall’Inail nei primi cinque mesi del 2024 mette in luce una tendenza preoccupante. Complessivamente, sono stati registrati 251.132 casi a livello nazionale, con un aumento del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Calabria emerge tra le regioni con un incremento significativo del 5,9%.
Secondo i dati aggiornati e resi pubblici dall’Istituto, il numero di casi riportati in occasione di lavoro è passato da 210.234 nel 2023 a 212.803 nel corso dell’anno attuale, segnando un modesto aumento dell’1,2%. Gli incidenti in itinere, invece, sono saliti da 35.623 a 38.329, rappresentando un incremento del 7,6%.
Analizzando i diversi settori produttivi, si nota un lieve aumento dello 0,6% per l’Industria e i servizi, con un totale di 185.613 casi nel 2024 rispetto ai 184.445 dell’anno precedente. Crescite più marcate si registrano in Agricoltura (+1,7%), Conto Stato (+7,7%), e settori ad alto rischio come Sanità e assistenza sociale (+22,3%), Noleggio e servizi di supporto alle imprese (+19,5%), Costruzioni (+17,3%), Commercio (+10,4%) e Trasporto e magazzinaggio (+10,1%).
L’analisi territoriale evidenzia aumenti delle denunce in tutte le principali macro-aree geografiche, con le Isole in testa (+2,9%), seguite da Nord-Est e Centro (+2,4% ciascuna), Nord-Ovest (+2,1%) e Sud (+0,9%). Tra le regioni con maggiori incrementi percentuali spiccano la provincia autonoma di Trento (+19,5%), il Molise (+6,3%), la Calabria (+5,9%) e la Puglia (+4,5%), mentre Abruzzo (-5,0%), Campania e Basilicata (-2,3% ciascuna) e Liguria (-0,7%) segnano decrementi.
L’aumento delle denunce coinvolge sia i lavoratori maschi (+2,1%) che quelli femminili (+2,3%), con incrementi rispettivamente da 156.432 a 159.691 e da 89.425 a 91.441 casi denunciati. A essere maggiormente colpiti sono stati i lavoratori extracomunitari, con un aumento del 7,2%, mentre i comunitari hanno registrato un calo del 1,9%.
Infine, l’analisi per classi di età rivela aumenti significativi tra gli under 15 (+20,0%), la fascia 20-34 anni (+2,0%) e quella 55-74 anni (+3,1%), mentre si registra un calo tra i 15-19enni (-3,2%) e i 35-54enni (-2,4%).
L’Inail sottolinea come l’aumento complessivo sia il risultato di vari fattori, tra cui l’estensione dell’assicurazione Inail agli studenti secondo il decreto-legge lavoro n. 48/2023, evidenziando la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e sicurezza sul lavoro per contrastare questa tendenza in aumento.
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