L’ndrangheta, una sfida internazionale radicata nella regione Calabria
Pizzo è stata la sede di un importante evento oggi, ospitando l’assemblea regionale di Libera Calabria presso la sala della Parrocchia Resurrezione di Gesù. La riunione ha visto la partecipazione di Luigi Ciotti, dei coordinamenti e presidi territoriali, delle numerose realtà sociali di Libera in Calabria e dei familiari delle vittime innocenti della ‘ndrangheta. Sotto la guida di Simona Perilli, rappresentante dell’Ufficio di Presidenza di Libera, l’assemblea ha eletto Giuseppe Borrello come referente regionale, affiancato da Franca Ferrami e Deborah Cartisano come co-referenti.
La Calabria continua ad affrontare nuove sfide e a percorrere nuove strade, mentre la ‘ndrangheta, nonostante la sua portata internazionale e imprenditoriale, radica ancora saldamente le sue basi nella regione. Libera in Calabria è determinata a rafforzare la propria rete attraverso un impegno serio e documentato nella denuncia delle attività criminali, sempre accompagnato da proposte concrete. È essenziale sconfiggere gli stereotipi che accompagnano il racconto della nostra terra, tenendo conto dei notevoli risultati ottenuti dalla magistratura e dalle forze dell’ordine nel contrasto al potere dell’ndrangheta e nel processo di riscatto culturale della regione.
Esiste una Calabria che rifiuta di essere associata alla ‘ndrangheta, alla massoneria deviata e alla corruzione. È una Calabria vibrante e positiva, dove molte persone, soprattutto giovani, trovano una straordinaria determinazione e un forte desiderio di cambiamento. Libera Calabria si impegna a supportare questa volontà di riscatto, continuando a combattere l’oppressione della ‘ndrangheta e a promuovere una cultura di legalità, giustizia e speranza.
L’assemblea regionale a Pizzo è stata un importante passo avanti nella lotta per un futuro migliore. Con il sostegno di leader come Luigi Ciotti e di tutte le realtà sociali coinvolte, la regione può guardare avanti con fiducia, sapendo di avere alleati determinati nella battaglia contro la criminalità organizzata. Solo attraverso un impegno collettivo e un rinnovato senso di responsabilità, la Calabria potrà finalmente rompere le catene dell’ndrangheta e costruire un futuro basato sulla legalità, la giustizia e il progresso.