Dai dati ufficiali emerge un inverno straordinariamente caldo, segnato da temperature eccezionali che sfidano le normali stagioni
Il 1° marzo ha segnato l’inizio della primavera meteorologica, mettendo ufficialmente fine alla stagione invernale. Un periodo eccezionale caratterizzato dalla persistenza del regime anticiclonico, senza alcuna ondata di freddo e, soprattutto, con una quantità di neve estremamente limitata sui principali rilievi montuosi. Secondo i dati forniti dall’Isac-Cnr, questa stagione invernale ha fatto registrare temperature senza precedenti, diventando l’inverno più caldo mai documentato dal 1800.
L’anomalia termica media dell’inverno è stata di +2.19°C. Questo valore medio deriva dai dati di dicembre 2023, classificatosi come il terzo mese più caldo di sempre con +1.87°C. A seguire, gennaio non è stato da meno, con una media di +1.62°C, posizionandosi come il quinto mese più caldo mai registrato. La fase più estrema si è verificata nel mese di febbraio, il mese più caldo mai registrato in climatologia, con un impressionante +3.09°C.
Se l’anomalia termica media generale è stata di +2.19°C, va sottolineato che questo valore tiene conto delle diverse regioni della penisola, sia per quanto riguarda le temperature minime che quelle massime, risultate essere le più calde mai registrate.
Per quanto concerne le temperature minime, il Nord Italia ha sperimentato anomalie medie di +2.41°C rispetto alla media del periodo 1991-2020. Il Centro Italia ha registrato un’irregolarità di +2.09°C, mentre per il Sud Italia l’anomalia è stata di +1.84°C, pur rappresentando il dato più basso tra i vari settori.
Anche per le temperature massime si è toccato un primato storico: le Regioni del Nord Italia hanno presentato un’irregolarità di +2.48°C rispetto alla media climatica 1991-2020. La stessa tendenza si è verificata nelle Regioni del Centro e del Sud della Penisola, con anomalie termiche rispettivamente di +2.42°C e +2.19°C.
I dati ufficiali confermano che l’inverno appena trascorso ha scritto una pagina senza precedenti nella storia climatica del nostro paese, lasciando riflettere sull’impatto del cambiamento climatico sulle nostre stagioni tradizionali.
LEGGI ANCHE: Meteo in Calabria: allerta arancione per mareggiate e venti intensi