Sotto il cielo grigio, la fuga di Filippo Turetta, il giovane ex fidanzato di Giulia Cecchettin, ha trovato il suo amaro epilogo nei pressi della cittadina di Bad Duerrenberg, in Sassonia-Anhalt, vicino a Lipsia. Stanco, rassegnato e privo di risorse, il giovane è stato arrestato mentre sostava sulla corsia d’emergenza dell’autostrada A9, a luci spente, segnando la fine di una fuga rocambolesca durata una settimana.
Le autorità tedesche hanno riferito che Filippo è apparso senza forze agli agenti che lo hanno fermato, manifestando una sorprendente assenza di resistenza. La sua auto, una Fiat Grande Punto, era rimasta immobile sulla corsia d’emergenza, con il serbatoio vuoto e nessuna possibilità di proseguire il viaggio per mancanza di carburante e fondi.
Le circostanze del suo arresto hanno attirato l’attenzione delle autorità tedesche, in quanto sostare a luci spente costituisce una violazione del codice della strada del paese. Di conseguenza, gli agenti della polizia stradale tedesca hanno raggiunto la vettura di Turetta e lo hanno fermato.
Il giovane, protagonista di una tragica vicenda che ha visto la sua fuga iniziare dopo aver ucciso la sua ex fidanzata e gettato il corpo in un canalone nei pressi del lago di Barcis, sembrava stanco e privo di speranza al momento dell’arresto. L’atteggiamento quasi rassegnato di Filippo ha contribuito a delineare un epilogo triste per una storia altrettanto tragica.
Le autorità tedesche avrebbero comunicato alle autorità italiane le circostanze dell’arresto, sottolineando la mancanza di carburante come il fattore determinante nella fine della fuga. Mentre la giustizia ora seguirà il suo corso, l’arresto di Filippo Turetta segna la conclusione di un capitolo oscuro, gettando luce su una vicenda che ha scosso profondamente la comunità locale e oltre.
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