Sea Eye 4: dal Mediterraneo alla Calabria, la storia dei 144 Migranti

Sea Eye 4
Sea Eye 4

La Sea Eye 4 dirottata verso il Porto di Reggio Calabria

Il viaggio della nave umanitaria Sea Eye 4, carica di 144 migranti provenienti dal Mediterraneo, ha subito una svolta drammatica quando le autorità italiane hanno deciso di dirottare la nave verso il porto di Reggio Calabria anziché Ancona. L’iniziale previsione di approdo sulle coste marchigiane è stata cancellata dopo che il Ministero ha acconsentito a un cambio di rotta.

L’odissea dei migranti a bordo della nave è stata complessa e ha coinvolto una serie di eventi. Dopo il salvataggio di 61 persone in difficoltà nel Mediterraneo, la Sea Eye 4 si è trovata a dover affrontare mare grosso e condizioni meteorologiche avverse. In seguito a un secondo drammatico intervento, il numero dei migranti a bordo è quasi raddoppiato, portando il totale dei sopravvissuti a 144.

La situazione è peggiorata quando le autorità italiane hanno deciso di dirottare la nave verso Reggio Calabria anziché Ancona, interrompendo l’attesa accoglienza delle autorità anconetane, che si erano preparate per il loro ottavo sbarco. La decisione è stata presa dal Ministero dopo un appello da parte della Sea Eye 4, che aveva sollecitato uno scalo più vicino data la complessità della situazione a bordo.

Il viaggio è stato caratterizzato da continui salvataggi in mare, con il più recente soccorso di un barchino con 61 persone a bordo in zona Sar maltese. La barca di legno, incapace di resistere alle avverse condizioni meteo, era in serio pericolo di capovolgersi, ma grazie all’intervento della Sea Eye 4, tutti sono stati tratti in salvo.

La vicenda mette in evidenza la complessità delle operazioni di salvataggio in mare e la delicatezza delle decisioni riguardanti gli approdi delle navi umanitarie. Mentre le autorità calabresi si preparano all’arrivo dell’imbarcazione, la questione solleva nuove riflessioni sulle sfide umanitarie e sulle risposte dei paesi di destinazione di fronte a situazioni di emergenza.