Un giovane senegalese “sputatore di crack” al centro di una vicenda incredibile
GENOVA, 29 LUG 2023 – Nel centro storico di Genova, un ragazzo senegalese di soli 20 anni è stato protagonista di un evento alquanto sconcertante, che ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. Durante un servizio di controllo del territorio, i carabinieri della caserma di Genova Maddalena, in collaborazione con la polizia locale, hanno notato il giovane in evidente stato di semi-incoscienza, totalmente ubriaco, mentre si trovava all’interno di un esercizio commerciale.
Preoccupati per le sue condizioni fisiche, i militari hanno deciso di condurlo al pronto soccorso dell’Ospedale Galliera per una visita medica. Durante la perquisizione personale effettuata in ospedale, gli agenti hanno scoperto che il ragazzo era in possesso di 46 grammi di hashish e 190 euro in contanti.
Ma la sorpresa più sconvolgente doveva ancora arrivare. Durante il ricovero, il giovane ha improvvisamente accusato un malore e ha iniziato a sputare ovuli di crack, che si presumeva nascondesse nello stomaco. In totale, ha espulso 15 ovuli di crack, che ammontavano a circa 7 grammi.
Esami strumentali successivi hanno rivelato che il ragazzo ancora ne aveva altri nello stomaco. Gli esaminatori hanno individuato ulteriori 8 involucri contenenti droga all’interno del suo organismo. Ciò ha portato al protrarsi del suo ricovero in ospedale, ma sotto la sorveglianza delle forze dell’ordine, poiché era stato posto in stato di arresto per il possesso di sostanze stupefacenti.
Nonostante la serietà della situazione e la salute precaria del giovane, la vicenda ha assunto contorni ancora più inquietanti quando è emerso che il proprietario dell’esercizio commerciale in cui il ragazzo era stato trovato ubriaco è stato denunciato. Sembrava che nonostante la palese evidenza del suo stato di ubriachezza, l’uomo avesse continuato a servirgli alcol, ignorando gli evidenti rischi per la sua salute.
Tale comportamento irresponsabile ha suscitato indignazione e ha sollevato questioni riguardo alla prevenzione e al controllo del consumo di droghe e alcool, soprattutto tra i giovani. È importante che i locali pubblici assumano la responsabilità di non servire alcol a chi è chiaramente già in uno stato di ebbrezza.
Questa storia dello “sputatore di crack” mette in luce i pericoli legati all’abuso di sostanze stupefacenti e all’alcol e la necessità di un maggiore impegno nella lotta contro il traffico di droga. È altrettanto fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione e informazione per evitare che i giovani finiscano vittime di dipendenze e tragedie simili.
L’arresto del ragazzo senegalese e la denuncia del proprietario dell’esercizio commerciale sono un monito e una testimonianza dell’importanza di affrontare con serietà e responsabilità il problema della tossicodipendenza e dell’abuso di alcol, per preservare la salute e la sicurezza di tutti i cittadini.