Un’altra triste storia di violenze quella a cui hanno posto fine i Carabinieri di Lamezia Terme con l’arresto di un cittadino italiano (classe ’39), lametino, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali in danno del figlio convivente, invalido.
“Mio padre mi ha bucato…..arrestatelo…..”. queste le parole del figlio mentre invocava aiuto dopo essersi recato a casa di un vicino con il capo insanguinato. Sul posto sono immediatamente giunti i carabinieri che hanno ricostruito l’episodio, uno dei tanti scatti d’ira di un padre che, questa volta, aveva colpito il figlio con un oggetto contundente dietro la nuca. “Ferita in testa provocata con un pezzo di ferro” fortunatamente non profonda. Ma è stato proprio durante la ricostruzione di questo ennesimo, gravissimo atto sconsiderato che sono emersi anni di litigi, di violenze, di botte. Dai racconti delle persone escusse, infatti, è emersa la personalità di un padre violento che non mancava di malmenare il figlio o di colpirlo con qualsiasi oggetto si trovasse per le mani. In diverse occasioni lo aveva lasciato fuori casa sotto la pioggia per punizione o lo aveva costretto a mangiare relegato in garage. Un padre che non è diventato così con il tempo ma probabilmente lo era sempre stato, fin da quando i suoi figli erano piccolissimi. Anni di violenze riportate minuziosamente negli atti dei militari è che hanno portato alla convalida dell’arresto ed all’applicazione, nei confronti dell’uomo, della custodia cautelare presso la casa circondariale di Catanzaro.
Un’altra angosciante vicenda che dimostra la necessità di fidarsi, affidarsi e denunciare alle autorità competenti.