Cavallo di ritorno: due arresti a Lamezia Terme

polizia Lamezia

Avevano messo in atto l’ormai nota procedura del cosiddetto cavallo di ritorno.

Rubano l’auto della vittima e lo nascondono in zona sicura, dove non può agevolmente essere rinvenuto dalle forze dell’ordine. Poi contattano la vittima e chiedono una somma di denaro come riscatto intimando di non sporgere denuncia, pena la perdita definitiva del veicolo o anche qualcosa di più grave. Una volta avvenuto il pagamento danno indicazioni al malcapitato per poter raggiungere il luogo dove trovare ciò che gli era stato sottratto.

Questo il modus operandi, ma per due lametini non è andata a buon fine. Bevilacqua Luigi, cl. 79, e Bevilacqua Renato, cl. 93, entrambi residenti presso il complesso popolare noto come “ciampa di cavallo” o per i cittadini più semplicemente “la ciampa”.

Entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio, nell’agosto scorso avevano inscenato la suddetta trama ai danni di un cittadino al quale era stato sottratto il proprio veicolo. Contattato in due diverse occasioni, lo stesso, dietro minaccia, è stato costretto a sborsare complessivamente la somma di 1000 euro per potersi riappropriare del proprio mezzo e della merce che vi era all’interno. Ma i Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, a seguito di indagini e controlli condotti sul territorio, sono addivenuti all’identificazione dei malfattori che, nella mattinata odierna, sono stati localizzati presso le rispettive abitazioni e nei loro confronti è stata eseguita  un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal locale Tribunale.

 

BEVILACQUA Renato – LT 09-02-1993

 

BEVILACQUA Luigi – LT 14-05-1979