I Carabinieri del NOE collaborati dal Comando Provinciale di Catanzaro, in esito a specifica delega emessa dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, Direzione Distrettuale Antimafia – stanno procedendo al sequestro di beni di proprietà di MAZZEI SALVATORE cl 56, ai sensi della vigente normativa antimafia, connessa alla misura di prevenzione personale e patrimoniale.
L’odierno provvedimento di “sequestro urgente”, emesso dal Tribunale di Catanzaro – Ufficio Misure di Prevenzione- , su richiesta del Procuratore della Repubblica di Catanzaro Dr. Nicola GRATTERI, dell’Aggiunto Giovanni BOMBARDIERI e dei Sost. Proc. Elio ROMANO e Fabiana RAPINO, scaturisce a seguito della trasmissione all’A.G. di Catanzaro, da parte della Suprema Corte di Cassazione che ha dichiarato l’incompetenza funzionale della procura della Repubblica di Lamezia Terme, del procedimento relativo al sequestro e la successiva confisca effettuate nel 2011 da parte del Tribunale di Catanzaro e confermata in appello nel 2012 da parte della locale Corte di Appello
L’indagine, avviata nella primavera del 2011 da parte dei Carabinieri del NOE, inizialmente per attività finalizzate a violazioni di matrice ambientale, consentiva, in progressione, di accertare l’inserimento del MAZZEI all’interno di strutture criminali di ‘ndragheta i cui esiti venivano riferiti alla Procura di Lamezia che inoltrava al Tribunale di Catanzaro richiesta di sequestri beni, in relazione alla normativa antimafia.
Con l’odierna operazione, vengono sottoposti a sequestro: 26 società; 67 fabbricati; 176 appezzamenti di terreni; 29 veicoli; 5 autovetture; 10 macchine operatrici per cantieri; 1 motociclo.
Il valore complessivo dei beni è quantificabile in euro 200/milioni circa.