Alla vigilia della ‘festa della mamma‘ che si celebra domenica 9 maggio, Save the Children pubblica il sesto rapporto dal titolo emblematico ‘Le Equilibriste 2021′.
La regione Calabria non riesce a ottenere un quadro ottimistico, anzi l’analisi dei rilievi dovrebbe far riflettere durante la festa della mamma e non solo.
Dallo studio dei dati rilevati, emerge il divario tra nord e sud rispetto alla condizione delle mamme. La Calabria si piazza al 20esimo e penultimo posto nell’indice regionale delle madri e addirittura all’ultimo posto nell’area servizi.
Cara Mamma ti chiedo scusa se non potrai essere curata in Calabria
Secondo il rapporto, le regioni del nord hanno caratteristiche più favorevoli alle mamme, i cui dati sono oltre quelli della media nazionale. A sud, fanalino di coda anche questo anno, tutti e tre gli indicatori si posizionano al di sotto della media italiana.
Come si legge dal comunicato di Save the Children: Diventare madri in Italia significa percorrere un vero e proprio percorso a ostacoli e non sarà un caso se il nostro Paese detiene il primato delle più anziane d’Europa alla nascita del primo figlio (31,3 anni contro una media di mamme in EU di 29,4).
Anche il tasso di natalità ha subito durante la pandemia un ulteriore scossone in negativo, registrando decremento del 3,8% rispetto all’anno precedente per un totale di 16 mila nascite in meno.
La pandemia ha aggravato una condizione che già prima presentava moltissime criticità. Molte donne erano infatti già lasciate fuori dal mercato del lavoro per l’impossibilità di coniugare vita lavorativa e familiare e realizzazione personale.
Il rapporto pubblicato sul sito di Save the Children