Una donna di 47 anni muore dopo una crisi respiratoria a causa di ritardi nei soccorsi e mancanza di medico sull’ambulanza, i familiari denunciano la gestione inefficace dei soccorsi e annunciano una manifestazione di protesta
LOCRI (RC), 01 AGO 2024 – A Locri nel pomeriggio del 31 luglio, Monica Ascioti, una donna di 47 anni, muore tra le braccia dei suoi genitori a causa di un malore improvviso. La crisi respiratoria che ha colpito Monica è stata gestita in modo inefficace dai soccorsi, rivelando gravi lacune nel sistema di emergenza sanitaria.
Secondo quanto riportato dai familiari della vittima, Monica ha cominciato a sentirsi male con sintomi di crisi respiratoria e dolori intensi. Il padre, preoccupato per le condizioni della donna, ha immediatamente chiamato il 118. L’ambulanza arrivata sul posto era priva di un medico, aggravando ulteriormente la situazione.
Solo dopo un notevole ritardo è giunto un medico da Taurianova, ma il tempo passato senza adeguata assistenza ha avuto conseguenze fatali. Monica è morta prima che potesse ricevere il soccorso medico necessario.
La denuncia è arrivata dal presidente del Tribunale per i Diritti del Malato, Pino Mammoliti, che ha espresso il suo disappunto per la situazione: «Non possiamo sapere se la presenza del medico all’interno dell’ambulanza avrebbe cambiato l’esito della tragedia, ma è inaccettabile che la donna abbia dovuto attendere senza speranza. È necessario un cambiamento immediato nella gestione dei servizi sanitari».
Mammoliti ha annunciato che nelle prossime settimane si svolgerà una manifestazione nella Locride per protestare contro la situazione attuale del sistema sanitario: «Siamo esausti di questa situazione. È ora di dire basta alla gestione inefficace della sanità, che mette a rischio la vita dei cittadini».
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