Maltrattamenti su un parente disabile in stato di denutrizione e abbandono: tre membri di una famiglia di Corigliano Rossano posti agli arresti domiciliari dopo la diffusione di un video sui social
CORIGLIANO ROSSANO (CS), 20 GEN 2025 – Il 19 gennaio 2025, i Carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Centro, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno eseguito tre misure cautelari agli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti membri di una famiglia di Corigliano Rossano. I soggetti coinvolti sono accusati di aver maltrattato un parente disabile, in un contesto familiare che ha suscitato forte indignazione e preoccupazione.
Tutto ha avuto inizio a metà marzo dello scorso anno, quando un video scioccante è stato diffuso sui social network, mostrando un disabile in condizioni di evidente sofferenza. Le immagini, che ritraevano la vittima subire violenze fisiche e psicologiche senza alcuna pietà, hanno scatenato un’ondata di rabbia e sconcerto tra gli utenti dei social, alcuni dei quali hanno prontamente segnalato il contenuto alle forze dell’ordine.
Il video ha rappresentato il punto di partenza per un’indagine che ha rivelato un quadro drammatico: la vittima, infatti, era un uomo con disabilità che viveva in condizioni di totale abbandono e denutrizione. Nonostante ricevesse una pensione di invalidità, il disabile veniva regolarmente privato di ogni sostegno economico e costretto a subire violenze fisiche da parte dei suoi familiari. L’indagine ha permesso di raccogliere prove concrete, tra cui testimonianze e analisi dei social, che hanno confermato la gravità dei maltrattamenti.
Dopo un primo intervento, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) aveva disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima per i presunti aggressori, ma la Procura ha ritenuto che tale misura non fosse sufficiente a garantire la sicurezza della vittima e la corretta gestione del procedimento. Pertanto, è stata successivamente adottata la misura cautelare degli arresti domiciliari, che ha colpito i tre membri della famiglia accusati di maltrattamenti.
La vittima, dopo l’intervento delle forze dell’ordine, è stata trasferita in una struttura protetta, dove ha potuto finalmente ricevere le cure necessarie per recuperare le sue condizioni fisiche e psicologiche. A distanza di mesi, l’uomo ha cominciato a riprendersi, ritrovando un po’ di serenità in un ambiente sicuro e lontano dalle violenze subite.
Il caso ha sollevato un ampio dibattito sull’abuso di persone vulnerabili, mettendo in luce l’importanza di un controllo più attento delle condizioni di vita di chi si trova in situazioni di fragilità, e ha sottolineato la necessità di interventi tempestivi per prevenire abusi familiari e tutelare i diritti delle persone più deboli.
LEGGI ANCHE: Un uomo disabile aggredito sul lungomare di Schiavonea