Sit-in di memoria per Maria Chindamo: la comunità calabrese non si arrende alla ‘ndrangheta”

Maria Chindamo, sit in
Francesca Prestia ha arricchito l'evento dedicato a Maria Chindamo

Il ricordo di Maria Chindamo continua a vivere a distanza di anni dalla sua scomparsa, grazie alla tenacia della sua famiglia e alla solidarietà di una comunità che non si arrende alla criminalità organizzata. Proprio come ogni anno, anche nel 2023, il cancello dell’azienda agricola, in contrada Montalto di Limbadi, è stato il luogo di un sit-in di memoria, con la presenza di numerose associazioni, istituzioni e singoli cittadini.

Il fratello di Maria, Vincenzo, ha ringraziato tutti coloro che hanno scelto di unirsi alla sua famiglia nella ricerca della verità e della giustizia. Ma il vuoto lasciato dalla madre di Maria, Pina De Francia, morta lo scorso dicembre senza aver ottenuto alcuna risposta sulla morte della figlia, ha reso ancora più grande la determinazione della famiglia a non arrendersi ea continuare la loro battaglia.

Lo spettacolo musicale della cantautrice Francesca Prestia ha arricchito l’evento, che ha avuto come tema “donne e lavoro: un binomio per il riscatto delle terre di Calabria”. Questo tema è particolarmente significativo in una regione in cui il lavoro delle donne viene spesso sfruttato e non valorizzato adeguatamente.

Ma il contributo più importante per la memoria di Maria Chindamo è arrivato dalla cooperativa agricola e impresa sociale Goel Bio, che ha assunto il ruolo di “curatore della scomparsa Maria Chindamo” per la sua azienda agricola. Questo gesto simbolico è stato molto apprezzato dalla famiglia, che ha visto nei terreni di Maria un baluardo di libertà e di speranza.

Vincenzo Linarello, rappresentante di Goel e di Comunità Progetto Sud, ha sottolineato l’importanza di fare economia in maniera legale, senza piegarsi alla ‘ndrangheta. Ha inoltre evidenziato la grande sensibilità di una comunità che si unisce nella memoria di Maria Chindamo, rifiutando il messaggio criminale che vuole far morire la speranza.

La presenza del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, che ha sottolineato l’impegno dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata, è un segnale importante della volontà del governo di fare la propria parte per sconfiggere il fenomeno della ‘ndrangheta.

In conclusione, il sit-in di memoria per Maria Chindamo è un evento che rappresenta la forza della comunità calabrese, che non si arrende alla criminalità organizzata e che crede nella possibilità di un futuro migliore per tutti. La memoria di Maria Chindamo è diventata un simbolo di libertà e di speranza, che non può essere spezzato da nessuno.

LEGGI ANCHE: Il mistero di Maria Chindamo e il coraggio delle donne che sfidano la ‘ndrangheta

Sit-in a Limbadi per chiedere giustizia: la memoria di Maria Chindamo e la lotta…