Qualche giorno fa una madre, preoccupata per la salute del proprio figlio minore, si è presentata presso la Stazione Carabinieri di Gimigliano per sporgere una denuncia nei confronti di un medico, in servizio presso la locale guardia medica, che si era rifiutato di fare una visita a domicilio.
E’ una mattina di maggio quando una madre, abitante a Gimigliano, seriamente preoccupata per le condizioni di salute del figlio minore, di soli 7 anni, disperata telefona in guardia medica per avere il supporto del sanitario in quanto il bambino, reduce da un importante intervento chirurgico, era diventato pallido e tremava vistosamente. La signora dopo aver spiegato al medico la situazione ed aver descritto i sintomi di cui era affetto il bambino si sentiva chiedere da quest’ultimo se fosse sua paziente o meno. La signora rispondeva di essere “paziente” di un altro dottore ed a quel punto il medico le riferiva di somministrare al bambino degli antipiretici ogni sei ore, “suggerendole” di telefonare al suo medico al fine di far da quest’ultimo visitare il figlio. La signora “sgomenta” per le risposte avute, ma anche estremamente insoddisfatta, telefonava al suo medico il quale prontamente effettuava una visita domiciliare prescrivendo per il minore una terapia ben diversa da quella suggerita dal dottore della guardia medica. Dopo qualche giorno, dopo essersi sincerata delle migliorate condizioni di salute del figlio, la signora segnalava alla competente Stazione Carabinieri il comportamento del sanitario. Immediatamente scattavano i controlli dei militari e dagli accertamenti svolti si poteva appurare che il sanitario era stato effettivamente contattato telefonicamente dalla denunciante con la quale si era intrattenuto al telefono per svariati minuti; da qui la denuncia alla competente A.G. per il reato di omissione di atti d’ufficio a carico del medico, che dovrà rispondere del suo comportamento nelle opportune sedi giudiziarie.