Violenta aggressione a una giovane medico: arrestato sospetto aggressore a Vibo Valentia
VIBO VALENTIA, 15 APR 2024 – Le forze dell’ordine del Comando Provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia hanno agito tempestivamente per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un sessantenne di Cessaniti, sospettato di aver aggredito una giovane guardia medica lo scorso febbraio. L’uomo è stato messo sotto sorveglianza con un dispositivo elettronico e gli è stato vietato di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima, con un’obbligo di mantenere una distanza di almeno 500 metri e di non comunicare con lei in nessun modo.
Le indagini condotte dai Carabinieri, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Vibo Valentia guidata dal Proc. Camillo Falvo, hanno permesso di identificare il presunto aggressore responsabile dell’attacco contro una guardia medica in servizio.
L’aggressione si è consumata nel buio della notte di febbraio, mentre la giovane dottoressa, di 29 anni, si trovava in una visita domiciliare in risposta a una chiamata d’emergenza presso la postazione di continuità assistenziale. Arrivata sul luogo, ha constatato che le condizioni del cittadino non richiedevano cure urgenti. Tuttavia, al termine della visita, il sessantenne ha improvvisamente attaccato la dottoressa, cercando di trascinarla all’interno della casa con violenza. Per fortuna, la giovane medico è riuscita a liberarsi e a richiedere immediatamente aiuto.
L’intervento celere delle forze dell’ordine e le successive indagini hanno permesso di fare luce su questo grave episodio di violenza fisica ai danni della dottoressa. Purtroppo, questo caso si aggiunge a una serie di altri episodi simili verificatisi nel territorio della Provincia di Vibo Valentia dall’inizio dell’anno, con più di 5 aggressioni registrate, un dato allarmante che rispecchia tristemente la situazione degli anni precedenti.
L’applicazione della custodia cautelare nei confronti del presunto aggressore è un passo dovuto per interrompere queste condotte violente e prevenire l’occorrenza di ulteriori crimini più gravi. Questo provvedimento è anche un segnale tangibile dell’impegno costante delle forze dell’ordine e della magistratura locale nel contrastare la violenza, specialmente quando è perpetrata ai danni di operatori di pubblici servizi e, ancora una volta, contro una donna.
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