C’era d’aspettarselo perciò, anche se la notizia ha dello straordinario, non stupisce: Mimmo Lucano dà la sua lezione di umanità aprendo le porte della sua Riace ai profughi provenienti dall’Ucraina.
Se la guerra inasprisce gli animi degli uomini più potenti del mondo, ecco che un uomo, anch’esso un politico, ma molto più vicino alla gente comune, risponde all’orrore della guerra con un gesto di solidarietà.
“Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia ed io, come la terra, ti ricevo e accolgo” (Frida Kahlo)
L’ex sindaco del borgo reggino ha pubblicato nel suo profilo Facebook l’intenzione di fare qualcosa di concreto per il popolo ucraino. Donne e bambini saranno accolti nelle abitazioni utilizzate dai migranti quando Lucano era il Primo Cittadino di Riace. Si prevede che arriveranno pochi uomini poiché impegnati a combattere l’esercito russo, ma per i più deboli si spera nei corridoi umanitari.
Le case di Riace potrebbero ospitare un numero limitato di persone, probabilmente solo una cinquantina, ma è un segnale molto importante in un momento come questo. La abitazioni sono attualmente gestite dall’associazione “Città Futura”, fondata dallo stesso Lucano.
Come si legge da una nota dell’Ansa: “Lucano propone anche di assegnare ai profughi dell’Ucraina i fondi raccolti in suo favore per pagare la sanzione pecuniaria per quasi un milione di euro comminatagli a conclusione del processo di primo grado scaturito dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Locri sull’utilizzo dei fondi ministeriali per l’accoglienza e la gestione dei migranti a Riace“.
Quindi non è solo un’iniziativa virtuale, ma si provvederà a colmare anche le esigenze quotidiane dei profughi e dimostra quanto Lucano abbia fatto dell’accoglienza una scelta di vita.
Il messaggio di Domenico Lucano pubblicato su Facebook
“Sono giorni drammatici della nostra vita. L’odio, le armi, la guerra lasciano solo macerie, distruzione, vittime innocenti, morte, umanità in fuga verso un sogno di liberazione. Tutto sembra divenire impossibile, inutile, superfluo, ci rimane solo la tristezza. Diceva un mio amico, tanti anni fa, che ” il male è veramente tale quando ci fa perdere il sorriso”. Non possiamo rassegnarci, siamo aggrappati alla speranza di notizie, di messaggi di pace che ancora non arrivano. Le case e non solo del villaggio globale di Riace sono disponibili per l’accoglienza di profughi, rifugiati in fuga dalla guerra. La raccolta fondi promossa da Luigi Manconi e dall’associazione umanitaria “a buon diritto” (a cui esprimo un forte senso di gratitudine ) finalizzata al pagamento della mia sanzione pecuniaria chiedo che venga utilizzata per l’accoglienza dei profughi di qualsiasi etnia in fuga dagli orrori della guerra in qualunque parte del mondo“.
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