Aniello Agnello e Francesco Izzo, accusati di sequestro e violenza, potrebbero ottenere una pena minore grazie alla richiesta di patteggiamento
La Procura di Catanzaro ha accettato la richiesta di patteggiamento presentata da Aniello Agnello, 36 anni, e Francesco Izzo, 29 anni, entrambi residenti a Torre Annunziata, accusati di sequestro di persona ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza.
Il brutale episodio risale al 10 settembre 2023, quando i due imputati hanno aggredito una ragazza minorenne a Catanzaro, vicino alla casa della nonna. Dopo aver infranto il vetro della sua minicar, l’hanno trascinata con forza nella loro auto, rubandole anche il cellulare per evitare che potesse chiedere aiuto. La giovane è stata poi trasportata a Marcellinara, dove è stata trattenuta contro la sua volontà fino alla sua liberazione intorno alle 22. Fortunatamente, è stata soccorsa da un cittadino preoccupato, che l’ha trovata sola e spaventata dopo l’abbandono da parte dei rapitori. La collaborazione tra il commissariato locale e la Questura di Catanzaro ha portato all’arresto di Agnello e Izzo, già noti alle forze dell’ordine.
Le motivazioni alla base del sequestro sono state confessate dai due imputati, che avevano l’intenzione di far valere le proprie ragioni sul padre della giovane. Francesco Izzo, dopo aver effettuato investimenti finanziari attraverso il padre della vittima, desiderava ottenere ulteriori profitti che riteneva gli spettassero. La Procura di Catanzaro sostiene che il sequestro della minorenne fosse un atto dimostrativo finalizzato a costringere il padre a pagare quanto richiesto.
Il processo contro Agnello e Izzo era inizialmente previsto per il 14 dicembre, ma prima che l’udienza avesse luogo, i due imputati hanno avanzato una richiesta di patteggiamento, la quale è stata accolta dall’accusa. Il prossimo 27 febbraio, il giudice per le indagini preliminari stabilirà se accettare o respingere l’accordo di patteggiamento proposto dai due imputati. In caso di accettazione, Agnello e Izzo potrebbero ottenere una pena minore rispetto a quella prevista in caso di condanna a seguito di un processo completo.
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