Morte del cane Pati: l’autopsia smentisce le accuse di violenza umana

la verità su pati
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L’autopsia effettuata presso il polo di patologia Forense veterinaria di Reggio Calabria chiarisce che le ferite sul corpo del cane Pati sono state causate da un attacco di un altro cane

CATANZARO, 22 LUG 2024 – Nel quartiere Signorello di Catanzaro, la tragica morte del cane Pati, avvenuta l’8 maggio scorso, non è stata causata da atti di violenza umana, come inizialmente si era temuto. Gli esiti dell’autopsia, condotta presso il Polo di Patologia Forense Veterinaria di Reggio Calabria, rivelano che il decesso dell’animale è avvenuto a seguito di un’aggressione da parte di un altro cane, e non per mano di esseri umani.

La scoperta della carcassa di Pati aveva sollevato una vasta indignazione pubblica, con cittadini e associazioni che avevano protestato per chiedere giustizia per l’animale, convinti che le ferite riportate indicassero un atto di crudeltà. La comunità di Signorello si era mobilitata con manifestazioni e sit-in per esprimere il proprio dolore e chiedere chiarezza su quanto accaduto.

L’autopsia ha smentito le prime ipotesi di torture o mutilazioni. Il referto medico ha dimostrato che le lesioni sul corpo di Pati erano il risultato dei morsi di un cane di taglia grossa. Questo tipo di ferite, caratterizzate da un “effetto iceberg”, sono tipiche di attacchi tra cani, in cui i canini dell’aggressore penetrano profondamente nei tessuti dell’animale vittima. Questo tipo di ferite possono non essere immediatamente visibili in superficie, ma portano a un veloce dissanguamento e conseguente morte.

Le speculazioni riguardo a presunti atti di violenza come l’asportazione dei genitali e la coda mozzata, che erano emerse nei giorni immediatamente successivi al ritrovamento del corpo, sono state quindi chiaramente smentite. Questi dettagli non erano mai stati confermati ufficialmente e sono stati considerati erronei.

Mentre il dolore per la perdita di Pati rimane intenso, la comunità di Signorello può finalmente liberarsi dalle pesanti accuse di crudeltà umana che avevano oscurato la tragedia. Ora, l’attenzione è rivolta verso la consapevolezza e la prevenzione di tali incidenti tra animali, con la speranza di garantire un ambiente più sicuro per tutti gli amici a quattro zampe.