Morte presidente Santelli, Minoli: «È morto un capo. Forte, gentile, visionario»

Minoli Santelli
Minoli Santelli

«È morto un capo. Forte, gentile e visionario. Per me che non la conoscevo è stato un incontro fulminante con una persona che sprigionava pazzia visionaria e concretezza. C’era in lei la forza e la velocità che forse oggi si capisce da dove venivano». È quanto dichiara Giovanni Minoli, commissario Calabria Film Commission. 

«Dalla certezza che il tempo – prosegue Minoli – era poco per realizzare il cambiamento della sua terra che tanto amava. Sognava ad occhi aperti. Per quanto mi riguarda, aveva in testa che avrei potuto aiutarla a realizzare il suo sogno di trasformare la sua terra, i suoi talenti, la sua fantasia in un progetto di un lavoro proiettato nel futuro come quello della fiction di lunga serialità».

«Mi ha detto “Fai come hai fatto a Napoli con Un posto al sole e a Palermo con Agrodolce”. La fabbrica del futuro è quella della fantasia al potere che racconti di una terra dura e infelice e le grandi storie che la abitano. Mi diceva: “Voglio che la mia legislatura sia segnata da questa fabbrica di speranza per i giovani, per il lavoro e per il futuro”. Forse sapeva di avere il destino segnato e voleva affrontarlo con speranza, gioia e progetto. Ciao Jole». Così Giovanni Minoli, commissario Calabria Film Commission.