La premier Giorgia Meloni giovedì 16 marzo riceve i familiari dei migranti vittime del naufragio di Cutro a Palazzo Chigi. Venerdì 17 marzo via all’inchiesta a Catanzaro
Naufragio migranti Cutro -. Nella giornata di ieri, 14 marzo 2023, 16 giorni dopo il naufragio avvenuto nelle acque di Steccato di Cutro, sono stati recuperati altri corpi in mare. Si tratta di 2 uomini adulti.
È di questa mattina, 15 marzo 2023, invece, il ritrovamento di altri 4 corpi senza vita, ritrovati nell’area del naufragio. Si tratta di un bambino tra i 7 e gli 8 anni, e di tre adulti, due uomini e una donna, di cui ancora non si conosce l’età. Il corpo del piccolo è stato individuato a Praialonga. Sale così a 34 il numero dei minori deceduti nel naufragio. Diventano 25 i minori compresi nella fascia d’età tra gli 0 e i 12 anni. Sale così a 85 il numero delle vittime accertate del naufragio. Sul luogo degli ultimi ritrovamenti a presenziare medico legale ed esperti della Polizia Scientifica per l’accertamento dell’età delle vittime.
La premier Meloni giovedì 16 marzo riceve i familiari delle vittime
La premier Giorgia Meloni giovedì 16 marzo riceverà a Palazzo Chigi i familiari dei migranti vittime del naufragio di Cutro. L’incontro è previsto in mattinata.
ll Governo sta attualmente lavorando alla stesura di una missione di stabilizzazione per i Paesi africani colpiti dal crescente fenomeno migratorio. Gli Stati europei stanno collaborando per affrontare questa sfida a livello dell’Unione Europea e non escludono la possibilità di portare il tema anche all’attenzione della NATO. Le fonti del Governo hanno rivelato che l’Italia ha sollevato la questione della migrazione come una delle priorità dell’agenda europea e sta cercando di trovare una soluzione sostenibile per tutti i Paesi coinvolti.
Naufragio migranti Cutro: a Catanzaro via all’inchiesta
Venerdì 17 marzo invece, davanti al Gip del Tribunale per i minorenni di Catanzaro, è fissato l’incidente probatorio nell’inchiesta a carico del 17enne pakistano ritenuto uno degli scafisti. Saranno sentiti alcuni dei superstiti del naufragio per cristallizzare le loro testimonianze in vista di un processo al quale, fisicamente, potrebbero non essere presenti una volta lasciata l’Italia. Analoga iniziativa è stata presa dalla Procura di Crotone, che procede contro i tre presunti scafisti maggiorenni.
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