La verità sulla scomparsa di Maria Chindamo emersa nel corso dell’operazione Maestrale-Carthago
La luce della verità si è finalmente fatta nel caso della scomparsa di Maria Chindamo, un oscuro enigma durato sette anni. La Dda di Catanzaro, con un blitz operativo nella mattina odierna, ha gettato nuova luce su questo intricato mistero, che ha visto la scomparsa dell’imprenditrice Maria Chindamo a Limbadi, nel Vibo Valentia, il 6 maggio 2016. L’arresto del presunto assassino è stato il risultato principale di questa operazione che ha scosso la comunità.
Le scioccanti rivelazioni provenienti dall’inchiesta denominata “Maestrale-Carthago”, coordinata dalla Dda di Catanzaro, hanno svelato una storia inquietante: Maria Chindamo non è semplicemente scomparsa, ma è stata crudelmente assassinata e il suo corpo è stato macabramente consegnato in pasto ai maiali. L’arrestato in questione è Salvatore Ascone, un individuo di 57 anni, catturato nel corso dell’operazione dei carabinieri odierna.
L’inchiesta ha rivelato dettagli scioccanti, sottolineando che l’imprenditrice è stata eliminata a causa di una relazione sentimentale che aveva intrapreso dopo il tragico suicidio del marito, Vincenzo Puntoriero, avvenuto nel 2015. Secondo le testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia, Ascone avrebbe commesso il vile omicidio in compagnia di altre due persone, di cui una era minorenne all’epoca dei fatti, mentre l’altra è purtroppo deceduta nel frattempo. Il movente dietro questo atroce assassinio sembra essere l’interesse di alcune cosche di ‘ndrangheta del Vibonese per alcune terre di cui l’imprenditrice aveva acquisito la proprietà dopo il suicidio del marito.
La scoperta di questo sordido crimine e l’arresto di Salvatore Ascone gettano nuova luce su una vicenda che ha afflitto la comunità locale per anni. L’operazione di oggi, che ha portato all’arresto di 81 persone da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata e un segnale di speranza per la giustizia e la verità nel Vibo Valentia.”
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