‘Ndrangheta: arrestati gli imprenditori Lobello, sequestro beni per 50 milioni di euro (LE INTERCETTAZIONI)

In data odierna i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno data esecuzione all’ordinanza del G.I.P. di Catanzaro che ha disposto la misura cautelare custodiale nei confronti di sette persone (di cui una in carcere e sei agli arresti domiciliari) e la misura cautelare interdittiva nei confronti di altri tre indagati, nonché il sequestro preventivo di beni per un valore stimato di oltre 50 milioni di euro.

I dettagli dell’operazione stanno per essere resi noti nel corso di una conferenza stampa, che si sta svolgendo presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, in Piazza Marconi, 1, alla presenza del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri e del Procuratore Aggiunto Vincenzo Capomolla

Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, autoriciclaggio, favoreggiamento reale ed estorsione.

L’indagine (convenzionalmente denominata “Coccodrillo”), diretta dalla Procura Distrettuale di Catanzaro e condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Catanzaro, ha evidenziato un grave quadro indiziario a carico degli imprenditori catanzaresi Lobello Antonio, Lobello Giuseppe e Lobello Daniele, in ordine a plurimi reati di intestazione fittizia di beni,  realizzati attraverso un sistema di società, formalmente intestate a terzi, e tuttavia dagli stessi controllate e gestite, e ciò al fine di sottrarre il proprio patrimonio aziendale all’adozione di prevedibili misure di prevenzione antimafia.