REGGIO CALABRIA, 9 APR 2018- Nella giornata odierna i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria–Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti degli imprenditori reggini: Ficara Carmelo, cl. 56; Giordano Andrea Francesco, cl. 51; Surace Giuseppe, cl. 84; Surace Michele, cl. 57.
Ficara Carmelo è ritenuto responsabile di concorso esterno in associazione mafiosa e concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso; Giordano Andrea Francesco e Surace Michele dei reati di associazione di tipo mafioso, esercizio abusivo dell’attività finanziaria e trasferimento fraudolento di valori aggravato poiché commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa (quest’ultimo reato contestato anche a Surace Giuseppe).
Il provvedimento costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa, avviata nel febbraio 2017 dai militari del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria sotto la direzione della locale Direzione Distrettuale Antimafia, tesa a far luce su un sistema di cointeressenze criminali, coltivate dai citati imprenditori che, sfruttando l’appoggio delle più temibili cosche cittadine (in particolare la cosca “Tegano”), sono riusciti ad accumulare, in modo del tutto illecito, enormi profitti prontamente riciclati in fiorenti e diversificate attività commerciali.
Le indagini confortano il dato storico, oramai pacificamente acquisito, della commistione di interessi tra mafia ed imprenditoria, che sovente si alimentano e rafforzano vicendevolmente, in un connubio di formidabile capacità intrusiva nel tessuto sociale ed economico.
L’indagine odierna, convenzionalmente denominata “Monopoli”, volge in questa direzione, portando alla luce ulteriori esempi di imprese “mafiose” che hanno imposto al territorio un monopolio di fatto, inquinando il libero mercato ed impedendo agli imprenditori sprovvisti di sponsor mafiosi di competere in condizioni di parità.
Il sequestro
Alla luce delle complessive risultanze investigative è stato disposto il sequestro preventivo delle seguenti società – con relativo patrimonio ammontante a circa 50 milioni di euro – riconducibili agli odierni indagati:
1. MICHELE SURACE E BINGO s.r.l. UNIPERSONALE, con sede a Roma;
2. CONSTRUCTION ITALY s.r.l., con sede a Roma;
3. COEDIL s.r.l., con sede a Reggio Calabria;
4. ESSEGI s.r.l., con sede a Roma;
5. Impresa Individuale G.G. EDILIZIA di GIORDANO Giorgio, con sede a Reggio Calabria;
6. CARMELO FICARA s.r.l., con sede a Milano;
7. REGHION IMMOBILIARE s.r.l., con sede a Reggio Calabria;
8. BUY HOUSE S.r.l., con sede a Reggio Calabria;
9. COPACABANA VILLAGE CALABRIA S.R.L., con sede legale a Reggio;
10. Impresa individuale FICARA CARMELO con sede a Messina;
11. SERENA S.r.l. con sede a Reggio Calabria;
12. G.I.F. S.R.L., con sede a Roma;
13. PROGETTIDEA S.r.l., con sede a Reggio Calabria;
14. IMMOBILIARE GE.SU.FI. S.r.l., con sede a Milano;
15. Impresa individuale DI LOLLO Orsola, con sede a Reggio Calabria;
16. Impresa Individuale SURACE Giuseppe, con sede a Reggio Calabria.
Inoltre, è stato sequestrato parte del patrimonio personale di Carmelo FICARA consistente in 120 unità immobiliari e 21 terreni.
Il Procuratore della Repubblica Vicario, Calogero Gaetano Paci
Reggio Calabria 9 aprile 2018