‘Ndrangheta: droga ed estorsioni a Lamezia, 28 arresti

Conferenza Stampa del 13 Settembre delle ore 11,00. Fuori i nomi degli arrestati e le parole dei nuclei investigativi

Oggi, 13 settembre 2019, i carabinieri di Catanzaro e di Lamezia Terme hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, denominata “Crisalide 3”, nei confronti di 28 persone, tra affiliati e attigui della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri, gruppo criminale operante nel traffico di stupefacenti nonché già responsabile, tra l’altro, di una aggressiva e violenta attività estorsiva nei confronti di commercianti e imprenditori di Lamezia Terme.

Il provvedimento cautelare è stato emesso su richiesta della Procura del capoluogo calabrese, diretta dal Procuratore Nicola Gratteri, che ha coordinato le indagini dei Carabinieri.

In conferenza stampa il Procuratore Gratteri ha così commentato i risultati dell’operazione Crisalide 3 :” In questi tre anni che io sono qui alla Procura di Catanzaro, siamo andati più volte su Lamezia e abbiamo fatto indagini significative, infatti, non per niente, questa l’abbiamo chiamata – Crisalide 3 . Un risultato importante, non solo perché dal nostro punto di vista abbiamo dimostrato la penale responsabilità degli indagati, confortato dall’ordinanza del GIP. Un lavoro pregevole sul campo da parte dei carabinieri, target al quale ormai siamo abituati, anche se cambiano i colonnelli, anche se cambiano i vicecomandanti del gruppo di Lamezia Terme, il target a livello qualitativo è altissimo.

Continua ancora il dott. Gratteri: “Quindi vuol dire che dal comando generale stanno attenti a mandarci persone di qualità e di valore. Detto questo è importante per noi in modo sistematico essere presenti sul territorio, non solo a partecipare a conferenze o a ricevere premi nel circondario di Lamezia Terme, ma anche a fare il nostro lavoro, attraverso le nostre indagini, tutelare al meglio la collettività“.

La misura che è stata eseguita oggi è una risposta del controllo costante di legalità della Procura della Repubblica di catanzaro qua in essere e del contrasto alle illegalità in questo caso di carattere ‘ndranghetistico“. Queste le parole del Procuratore Aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, il quale ha successivamente aggiunto: “È la dimostrazione che l’attenzione costante e sistematica organizzata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, della procura distrettuale, è in grado di contrastare in tempo reale lo sviluppo e l’evolversi delle attività criminali delle cosche. Il controllo attualmente è così sistematico, così costante, che ci fa ben sperare per le attività future“.

Ha dichiarato invece il Colonnello Antonio Montanaro Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catanzaro : “Merito dell’attività è riconducibile alla squadra di tutto il comando provinciale di Catanzaro, degli uomini investigativi di Lamezia Terme e di Catanzaro, quindi si tratta oggi di raccogliere i frutti di un’attività che evidentemente è stata svolta negli anni precedenti. Speriamo nel futuro di continuare a lavorare e di ottenere risultati altrettanto importanti come quelli che sono stati conseguiti fin’ora”.

Ha evidenziato inoltre i dettagli dell’operazione e delle attività criminose della cosca il Comandante Reparto Operativo Comando Provinciale di Catanzaro, Ten. Col. Giuseppe Carubia , il quale ha dichiarato: “Questa è un’indagine che ha visto operare per la prima volta in modo congiunto, il nucleo investigativo carabinieri di Catanzaro e il nucleo investigativo di Lamezia Terme, tenuto conto che il gruppo è stato istituito da settembre 2017, sostanzialmente all’indomani della seconda grande operazione che aveva interessato la Cosca Cerra – Torcasio – Gualtieri, cioè la Crisalide 2. Quindi tenendo conto della tendenza dei componenti della Cosca a continuare nei loro propositi criminali, è stato avviato un progetto investigativo che, sotto la guida della Procura della Repubblica distrettuale di Catanzaro, ha consentito ai due nuclei investigativi di lavorare per la prima volta in maniera congiunta con questo focus specifico, cioè quello di approfondire ulteriormente i fatti di reato che erano stati già oggetto delle precedenti indagini contro la Cosca Cerra – Torcasio – Gualtieri, in modo tale da individuare in modo completo tutti i responsabili dei singoli fatti di reato con particolare riferimento alle estorsioni spesso messe in atto con modalità molto violenta da parte del gruppo criminale e con riferimento all’altra attività principale, come il traffico di sostanze stupefacenti, ritenuto conto che uno degli obiettivi strategici principali della Cosca era quello di assicurarsi il pieno controllo della principali piazze di spaccio lametine, soprattutto nel centro storico della città“.

Ha concluso infine il Comandante del Gruppo dei Carabinieri di Lamezia Terme, il Col. Massimo Ribaudo, che ha così dichiarato: “Credo che oggi la procura e l’arma dei carabinieri abbiano dimostrato che qualsiasi tentativo di organizzazione, anche di una Cosca come quella Cerra – Torcasio – Gualtieri, che storicamente ormai era stata in grado di esercitare una forza di intimidazione che era divenuta notoria soprattutto nei quartieri di Nicastro, possa essere immediatamente individuato e represso, anche grazie ad un rinnovato clima di fiducia da parte degli imprenditori, delle parti offese nei confronti dei carabinieri e delle forze di polizia in genere e della Procura della Repubblica di dare una risposta veramente efficace che consente poi un rinnovato clima di libertà di iniziativa economica, libera da ogni forma di oppressione“.

I nomi degli arrestati:

Francesco Gigliotti, Davide Belville alias Trachino, Salvatore D’Agostino alias Cirillo e Cirino, Antonio Gullo, Luigi Vincenzini alias Cosimo e Cosimino, Piero De Sarro, Flavio Bevilacqua, Salvatore Fiorino alias Turuzzu, Antonio Grande, Gianluca Adone alias Blob, Antonio La Polla, Carlo Sacco, Filippo Sacco, Alessandro Trovato, Pasquale Mercuri (U Lupu), Pasquale Butera, Nicholas Izzo, Ottorino Raineri, Francesca Falvo, Pasquale Gullo, Cristian Greco, Giovanni Torcasio alias “U’ Craparu”, “Pallone” e “padre di Vincenzo”, Nicola Gualtieri (U Craparu), Pasquale Cerra alias Ciancimino, Nino Cerra, Antonio Paradiso (alias zu Toto’), Giuseppe Gullo (alias Pino e Pinuzzo), Giuseppe Galluzzi.