Ndrangheta, due arresti per estorsione a un imprenditore nel crotonese

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Arrestati due uomini accusati di aver tentato più volte di estorcere 3.000 euro a un imprenditore edile, con minacce legate a lavori pubblici e privati, utilizzando metodi tipici della criminalità organizzata

Un’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Crotone ha portato all’arresto di due uomini accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore edile di Strongoli, in provincia di Crotone. Gli arresti sono avvenuti questa mattina, dopo un’indagine condotta dai militari in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro.

I fatti risalgono tra il 26 novembre e il 12 dicembre 2024, quando i due indagati, già noti per il loro coinvolgimento in contesti legati alla ‘Ndrangheta, avrebbero cercato di estorcere la somma di 3.000 euro all’imprenditore. Quest’ultimo stava eseguendo diversi lavori sia pubblici che privati nella zona di Strongoli. Gli investigatori hanno ricostruito almeno tre episodi in cui i due malviventi hanno tentato, con modalità mafiose, di imporre il pagamento forzato. Le indagini hanno fatto luce sulla vicenda grazie anche alla raccolta di immagini di videosorveglianza che hanno confermato le minacce e le richieste di denaro.

Uno degli arrestati era già stato condannato in passato per reati legati alla criminalità organizzata nel territorio, mentre l’altro si è rivelato un soggetto affiliato al contesto mafioso strongolese. I due sono ora detenuti nel carcere di Catanzaro, dove affronteranno le accuse di estorsione, aggravata dal metodo mafioso, che porta con sé pene più severe.

L’operazione testimonia l’intensa attività di contrasto della ‘Ndrangheta nel Crotonese, dove le forze dell’ordine, supportate dalle indagini coordinate dalla DDA, continuano a lavorare per smantellare le reti di criminalità organizzata che, con metodi violenti e intimidatori, cercano di controllare il territorio e le attività economiche locali.

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