‘Ndrangheta e corruzione politica: smantellata rete criminale a Isola Capo Rizzuto

Polizia, Squadra Mobile Arresti
Polizia, Squadra Mobile Arresti

L’influenza della ‘Ndrangheta nelle elezioni regionali di Isola Capo Rizzuto: 11 arresti nell’operazione delle squadre mobili di Catanzaro e Crotone

Nelle prime luci dell’alba di oggi, un’operazione congiunta delle Squadre Mobili di Catanzaro e Crotone ha portato all’arresto di 11 individui accusati di associazione di tipo mafioso e una serie di reati correlati, tra cui scambio elettorale politico mafioso, usura, estorsione, porto e detenzione illegale di armi e stupefacenti. Questi arresti sono il culmine di un’indagine intricata e lungamente condotta, che è iniziata nel marzo 2020 e ha preso slancio grazie agli esiti di un procedimento penale precedentemente aperto. L’obiettivo principale dell’indagine era smascherare e sradicare l’ingerenza e l’attività della ‘ndrangheta locale di Isola Capo Rizzuto.

Gli investigatori hanno accumulato prove concrete attraverso sofisticate attività tecniche e il contributo prezioso dei collaboratori di giustizia, che hanno contribuito a consolidare l’ipotesi di un’organizzazione criminale con una struttura gerarchica. Al vertice di questa struttura, c’era un individuo considerato il punto di riferimento per risolvere una vasta gamma di problemi, tra cui la protezione di un imprenditore locale dalle richieste estorsive avanzate da criminali provenienti da altre aree geografiche. Si sospetta che questo capo fosse responsabile della gestione del cosiddetto “bacino” di denaro derivante dalle attività illegali della cosca Arena, utilizzato per sostenere i detenuti e le loro famiglie.

L’indagine ha anche messo in luce l’ingerenza delle cosche nella politica locale, con il coinvolgimento di vari clan nella commissione e nell’esecuzione di una serie di reati in nome e per conto delle loro fazioni. Tra questi reati rientrano il traffico di armi, l’usura e le estorsioni. La disponibilità di armi da parte dell’organizzazione è stata confermata da numerosi sequestri, che includono circa 2 chili di marijuana, una piantagione di 707 piante di marijuana, una pistola Beretta calibro 9X21 con matricola abrasa, un fucile marca Falco sovrapposto calibro 8 e ben 92 ordigni esplosivi artigianali. Inoltre, le attività tecniche hanno documentato l’effettivo utilizzo delle armi durante una prova a fuoco condotta dagli indagati in una zona isolata di Isola Capo Rizzuto.

Un’altra rivelazione significativa è stata l’interferenza delle cosche nel processo di raccolta di voti nella zona di Isola Capo Rizzuto, in favore di un candidato consigliere alle elezioni regionali tenutesi il 3-4 ottobre 2021 per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria.

L’operazione di oggi ha visto la partecipazione di circa cento uomini e donne della Polizia di Stato, coordinati dalla Direzione Centrale Anticrimine, unitamente alle Squadre Mobili di Catanzaro e Crotone, al Servizio Centrale Operativo – Sezione Investigativa di Catanzaro, e con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, Siderno e Vibo Valentia, nonché delle unità cinofile della Questura di Vibo Valentia. Questi arresti rappresentano un passo significativo nella lotta contro la ‘ndrangheta e la sua influenza nefasta su diverse sfere della società calabrese.

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