Aumentano gli arrivi nel Porto di Roccella Jonica: 57 migranti salvati oggi
La situazione degli sbarchi di migranti nella regione della Locride continua a suscitare preoccupazione, con l’arrivo di un altro gruppo di migranti questa mattina. Una motovedetta della Guardia Costiera è intervenuta per soccorrere una barca a vela che trasportava 57 migranti, prevalentemente di nazionalità afghana ed egiziana. Tra di loro c’erano anche 11 minori e diverse donne. L’imbarcazione è stata individuata a circa 50 miglia nautiche dal porto di Roccella Jonica.
Dopo essere stati tratti in salvo, i migranti sono stati sottoposti a una prima visita medica per valutare le loro condizioni di salute. Successivamente, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati temporaneamente sistemati in una tensostruttura appositamente allestita all’interno del porto. Questa struttura è gestita da volontari della Croce Rossa, della Protezione Civile e da un team di Medici Senza Frontiere.
Con questo ultimo sbarco, il numero totale di arrivi nel solo Porto di Roccella nel corso del 2023 è salito a 21. Finora, circa 3.000 migranti sono stati salvati grazie agli sforzi congiunti delle autorità e delle organizzazioni umanitarie coinvolte nelle operazioni di soccorso e accoglienza. La gravità della situazione richiede una risposta coordinata e solidale, al fine di garantire il benessere e la sicurezza di tutte le persone coinvolte.
Le autorità locali stanno affrontando con impegno e risorse limitate la continua affluenza di migranti nel Porto di Roccella Jonica. L’aumento significativo degli arrivi nel corso del 2023 ha messo a dura prova le capacità di accoglienza e di gestione delle emergenze. Le organizzazioni umanitarie presenti sul campo, come la Croce Rossa, la Protezione Civile e Medici Senza Frontiere, stanno lavorando instancabilmente per garantire assistenza medica, supporto psicologico e beni di prima necessità ai migranti, nonostante le sfide logistiche e le risorse limitate a disposizione. È fondamentale che le istituzioni locali ricevano un adeguato supporto e sostegno dalle autorità nazionali e internazionali per far fronte a questa crescente crisi umanitaria.
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