Nuovo sbarco nel porto di Roccella Ionica: Soccorsi e in sicurezza 95 migranti

Guardia Costiera
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Dopo una breve tregua di qualche settimana, si è verificato un nuovo sbarco nel porto di Roccella Ionica, in Calabria. Grazie a un’operazione congiunta tra la Guardia Costiera e la sezione navale della Guardia di Finanza, sono stati soccorsi e portati in sicurezza nel porto 95 migranti. Tra di loro, ci sono 18 bambini, alcuni dei quali hanno meno di 7 anni, e circa una trentina di donne. I migranti, di nazionalità afgana, irachena e iraniana, erano a bordo di un’imbarcazione alla deriva, localizzata dalla Guardia di Finanza a circa 60 miglia al largo delle coste calabresi.

Dopo il salvataggio, i migranti sono stati trasbordati su due motovedette della Guardia Costiera e portati nel porto di Roccella Ionica, nella regione della Locride. Una volta giunti a destinazione, sono stati sottoposti a una prima visita medica. Successivamente, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati temporaneamente sistemati all’interno della tensostruttura nel porto, gestita dai volontari della Croce Rossa, della Protezione Civile e da una squadra di Medici senza Frontiere.

Con questo sbarco, il numero totale degli arrivi di profughi nel solo Porto di Roccella nel 2023 è salito a 15, con un totale di circa 2.500 migranti. Questo sottolinea la continua sfida che la Calabria e le autorità locali devono affrontare nell’affrontare l’emergenza migratoria.

L’arrivo di migranti continua a mettere sotto pressione le risorse locali, che si impegnano per garantire il sostegno necessario a queste persone vulnerabili. L’operazione congiunta tra la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza dimostra l’importanza della cooperazione tra le forze dell’ordine per affrontare questa sfida umanitaria.

Le autorità stanno lavorando per garantire l’assistenza medica e l’accoglienza adeguata a questi migranti. L’aumento degli sbarchi sottolinea l’importanza di un approccio coordinato a livello nazionale ed europeo per affrontare la questione migratoria in modo più ampio.

La situazione nel Mediterraneo continua a richiedere soluzioni a lungo termine, che comprendano sia l’assistenza umanitaria immediata che una strategia di gestione delle migrazioni che affronti le cause profonde di questa emergenza umanitaria.