Condanna all’ergastolo per Luciano Scalise e 23 anni di carcere per Pino Scalise, assolto dal reato di omicidio per non aver commesso il fatto. È stata questa la sentenza emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro riguardo all’omicidio del penalista Francesco Pagliuso, avvenuto in un agguato di fronte alla sua abitazione a Lamezia Terme nell’agosto del 2016.
Il collegio difensivo che ha rappresentato i due imputati è composto dagli avvocati Piero Chiodo e Valerio Vianello. Le parti civili sono state rappresentate dagli avvocati Giuseppe Zofrea, Nunzio Raimondi, Aldo Ferraro, Salvatore Staiano ed Enzo Galeota.
Inoltre, è stato rideterminato l’ammontare del risarcimento inflitto in primo grado a Pino Scalise, che è stato stabilito al 20% delle somme precedentemente liquidate in via equitativa a favore delle parti civili, tra cui Antonella Di Vasto, Leonardo Giovanni Pagliuso, Antonia Pagliuso, Giovanni Albanese, Mattia Albanese, Giovanni Battista Pagliuso, Rosa Grandinetti, Angela Rita Pagliuso, Antonio Folino, Pierluigi Folino e la Camera Penale di Lamezia Terme.
In aggiunta, Pino e Luciano Scalise, insieme ad Angelo Rotella, sono stati condannati a rifondere le spese sostenute dalle parti civili rappresentate dal Comune di Platania e dal Comune di Serrastretta. Inoltre, Pino e Luciano Scalise, insieme ad Andrea Scalzo, Angelo Rotella e Domenico Vincenzo Mario, sono stati condannati a rifondere le spese sostenute dalle parti civili rappresentate dall’Associazione Antiracket di Lamezia Terme, dal Comune di Decollatura, dal Comune di Lamezia Terme, dal Comune di Soveria Mannelli, dalla Regione Calabria e dall’amministrazione provinciale di Catanzaro.