Morte sul lavoro in Calabria: indagini aperte dopo l’incidente all’operaio morto a Frascineto
Sotto il cielo della Calabria, un’ennesima tragedia sul lavoro ha scosso la comunità di Frascineto nel Cosentino. Edison Malaj, un operaio 45enne originario dell’Albania, ha perso la vita mentre svolgeva il proprio lavoro nel piazzale delle ex cantine sociali. La dinamica dell’incidente, avvenuto venerdì pomeriggio, ha rievocato il recente crollo nel cantiere della Esselunga in Toscana, mettendo in luce la persistente precarietà delle condizioni lavorative in diverse regioni italiane.
Il dramma si è consumato quando una lastra di cemento, ancorata a una gru, è improvvisamente caduta, travolgendo Malaj e causandone la morte immediata. Nonostante i tentativi di soccorso, la tragedia si è rivelata inevitabile. I carabinieri della Compagnia di Castrovillari sono intervenuti sul posto, aprendo un fascicolo per indagare sulla dinamica dell’incidente e individuare eventuali responsabilità.
La Procura ha già iscritto tre persone nel registro degli indagati. Tra di essi figura il titolare della ditta per cui lavorava Malaj, indagato per omicidio colposo, e due operai presenti sul luogo, indagati per concorso di colpa. Il pm Sergio Cordasco è al lavoro per disporre l’autopsia, che potrebbe fornire ulteriori dettagli sulla tragica vicenda.
La notizia della morte di Edison Malaj ha generato profondo sgomento a Castrovillari, dove l’uomo viveva da circa dieci anni insieme alla moglie e ai figli, quest’ultimi attualmente studenti all’università a Torino. Il sindaco Domenico Lo Polito ha ricordato Malaj come una persona per bene, completamente integrata nella comunità, aggiungendo che la città è addolorata per quanto accaduto.
Il cordoglio si è diffuso anche tra le istituzioni locali e le associazioni. L’Asd Pollino Basket, squadra in cui giocava uno dei figli della vittima, ha espresso il proprio dolore. I sindacati territoriali di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato un “fortissimo senso di indignazione,” sottolineando che il luogo di lavoro non può essere un luogo di morte. Per loro, la priorità dell’agenda politica deve essere fermare questa carneficina, poiché molte aziende sono ancora lontane dalla piena conformità alle norme di sicurezza.
Il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, ha criticato aspramente la situazione, affermando che la reintroduzione di norme che consentono subappalti a cascata al massimo ribasso rende il lavoro ancor più precario e pericoloso. La tragedia di Frascineto evidenzia la necessità urgente di investire in presidi di sicurezza e formazione per evitare che il lavoro diventi una fonte di pericolo mortale. La comunità di Castrovillari e oltre si stringe intorno alla famiglia dell’operaio, mentre il grido di allarme contro la precarietà sul luogo di lavoro si fa sempre più forte.