Operazione “WAVE”: sequestrati prodotti non conformi, comminato sanzioni per oltre 300 mila euro e denunciato 23 persone per illeciti ambientali e turistici
Si è conclusa con successo l’operazione “WAVE”, una massiccia azione di contrasto agli illeciti ambientali e nel settore turistico lungo le coste della provincia di Reggio Calabria. L’intervento, avviato a giugno e terminato a fine agosto 2024, ha coinvolto il tratto costiero sia tirrenico che ionico, zone particolarmente vulnerabili a problematiche legate all’inquinamento marino e alla gestione del turismo costiero.
L’iniziativa è stata frutto di una stretta collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, con l’obiettivo di contrastare violazioni ambientali e irregolarità nel settore turistico-alberghiero, in un’area dove la tutela delle acque destinate alla balneazione è cruciale per l’economia regionale.
L’operazione è stata pianificata dalla Legione Carabinieri “Calabria” e ha visto il coinvolgimento di vari reparti specializzati, tra cui le nove compagnie del Comando Provinciale, il Nucleo Tutela Agroalimentare e il Nucleo Ispettorato del Lavoro, oltre alla Capitaneria di Porto. Le forze dell’ordine hanno eseguito controlli mirati su attività commerciali presenti lungo il demanio marittimo, scegliendo gli obiettivi in base alle criticità ambientali riscontrate.
Durante l’operazione, sono stati sequestrati quasi 140 kg di prodotti ittici e oltre 25 kg di carni, poiché non conformi alle normative vigenti in materia di sicurezza alimentare. Inoltre, le autorità hanno comminato sanzioni per un valore complessivo di circa 300.000 euro, legate a violazioni delle normative ambientali e sanitarie. Complessivamente, 23 persone sono state deferite in stato di libertà per il coinvolgimento in attività illecite.
L’operazione “WAVE” ha dimostrato l’efficacia della collaborazione tra Carabinieri e Capitaneria di Porto nel preservare non solo l’ambiente, ma anche la salute pubblica e il turismo sostenibile, settori chiave per lo sviluppo della regione Calabria. Questo intervento rappresenta un modello che le autorità intendono replicare per garantire il rispetto delle normative e la salvaguardia del patrimonio naturale.
Va comunque sottolineato che i procedimenti penali avviati sono attualmente in fase di indagine preliminare. L’effettiva responsabilità delle persone coinvolte sarà determinata nel corso dei successivi procedimenti giudiziari, e non si escludono ulteriori sviluppi investigativi.