Operazione “Case Popolari”: rete criminale smantellata a Reggio Calabria

Carabinieri reggio calabria
Carabinieri Reggio Calabria

Corruzione e illecita gestione di edilizia popolare

Nella prima luce dell’alba odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno concluso un’operazione mirata contro l’associazione criminale dedita alla gestione illecita di immobili destinati all’edilizia popolare. L’operazione, denominata “CASE POPOLARI”, ha visto l’esecuzione di un’ordinanza cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria, che ha coinvolto nove individui. Tra questi, due sono stati destinatari di misure cautelari in carcere, mentre sette sono stati posti agli arresti domiciliari. L’accusa principale è quella di aver partecipato a un’associazione per delinquere finalizzata alla gestione illecita di alloggi popolari e alla commissione di condotte estorsive.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia e diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, ha avuto inizio nel 2016 e ha coinvolto il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria, la Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni e la Squadra Mobile di Reggio Calabria.

Le indagini hanno rivelato un sistema malavitoso incentrato sulla gestione illecita degli alloggi di edilizia popolare appartenenti al Comune di Reggio Calabria e all’A.T.E.R.P. (Azienda territoriale edilizia residenziale pubblica). Il sodalizio criminale era guidato da due individui precedentemente condannati, di cui uno riconosciuto come appartenente alla ‘ndrangheta.

L’associazione contava sull’apporto di alcune figure all’interno della Pubblica Amministrazione, tra cui una ex dirigente dell’A.T.E.R.P., che, al servizio della consorteria, orchestrava la concessione degli immobili, suggerendo modalità per realizzare gli scopi illeciti dell’associazione.

Il sistema illecito garantiva ai membri dell’associazione di acquistare abitazioni a prezzi più vantaggiosi rispetto al mercato, a discapito di cittadini e famiglie bisognosi. Un dipendente del Comune di Reggio Calabria, coinvolto nel processo criminale, individuava gli immobili popolari, ne cedeva le chiavi in cambio di denaro e gestiva la procedura amministrativa di regolarizzazione, inclusa la produzione di documentazione falsa.

Anche un membro della Polizia Municipale del Comune di Reggio Calabria risultava coinvolto, con l’accusa di aver falsificato documentazione per favorire i capi dell’associazione.

Il procedimento penale ha evidenziato anche episodi di estorsione nei confronti di cittadini costretti a liberare abitazioni di interesse dell’associazione, oltre a elementi indiziari legati a reati riguardanti sostanze stupefacenti.

Nell’operazione, due individui sono stati associati presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria, mentre i restanti sette sono stati posti agli arresti domiciliari. Contestualmente, sono stati sequestrati 11 appartamenti di edilizia popolare illecitamente assegnati. Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari, e la responsabilità dei coinvolti sarà valutata durante il processo. Possibili ulteriori sviluppi investigativi non sono esclusi.