LECCE, 15 MAG 2023 – Nell’ambito dell’operazione “Filo di Arianna 2”, condotta oggi dal ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) dei Carabinieri, con il supporto dei Comandi Provinciali di Lecce e Milano, del 6° Elinucleo di Bari, del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno (BA) e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Puglia, sono stati eseguiti 16 mandati di custodia cautelare in carcere emessi dal Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia. I soggetti coinvolti sono indagati, a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, rapina e trasferimento fraudolento di valori, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, aggravati ex art. 416 bis 1 c.p.
Le attività investigative svolte sul clan “POLITI”, ritenuto operante nei comuni di Monteroni, Lecce, Arnesano, San Pietro in Lama, Novoli, Leverano, Porto Cesareo e Veglie, hanno portato a delineare i seguenti scenari:
- La riorganizzazione del clan dopo l’operazione “Labirinto” del ROS nel 2018, che aveva portato all’arresto del capo clan Saulle POLITI, classe ’72. La riorganizzazione sarebbe stata favorita a partire dal 2019 dalla detenzione domiciliare di Gabriele TARANTINO, classe ’79, che avrebbe assunto la leadership del clan, reclutando nuovi membri e definendo le strategie criminali.
- L’esistenza di una cassa comune interna al clan, in cui venivano depositati i proventi illeciti. Questi fondi sarebbero stati utilizzati per sostenere i membri detenuti del clan e le loro famiglie, nonché per finanziare attività imprenditoriali riconducibili al sodalizio.
- I legami di Gabriele TARANTINO con i capi di altri clan affiliati alla Sacra Corona Unita e con i vertici della cosca di ‘ndrangheta “MAMMOLITI-fischiante”.
Inoltre, è emerso che le organizzazioni criminali avevano infiltrato diverse attività produttive locali, tra cui settori ittici, balneari e della ristorazione. Si è anche riscontrata la creazione di società intestate a cittadini di nazionalità albanese (uno di loro è indagato ma non destinatario di misura cautelare) utilizzate per riciclare i proventi illeciti attraverso la falsa emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Nel contesto del traffico di stupefacenti, si è evidenziata l’operatività di un’associazione guidata da Gabriele TARANTINO, che avrebbe provveduto, tramite complici, agli approvvigionamenti di cocaina
Nel contesto del traffico di stupefacenti, si è evidenziata l’operatività di un’associazione guidata da Gabriele TARANTINO, che avrebbe provveduto, tramite complici, agli approvvigionamenti di cocaina, eroina, hashish e marijuana destinate al mercato leccese. Tali sostanze sarebbero state ottenute attraverso fornitori operanti in Spagna e in collegamento con la cosca di ‘ndrangheta “MAMMOLITI-fischiante”, attiva in Puglia e in altre regioni italiane, nonché con narcotrafficanti internazionali.
Durante l’operazione sono stati arrestati altri due soggetti trovati in possesso di circa 5 kg di cocaina e 300.000 euro in contanti, ulteriori prove dell’attività di traffico di droga perpetrata dal gruppo criminale.
Si sottolinea che gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile. Le autorità competenti continueranno ad approfondire le indagini per smantellare completamente l’organizzazione criminale e assicurare alla giustizia tutti i responsabili coinvolti in queste attività illegali. L’operazione “Filo di Arianna 2” rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata e dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno mafioso che ancora affligge la regione.