Sibaritide sotto scacco, traffico di armi e cocaina dal Sud America
Nell’ambito delle indagini “Operazione Gentleman” sull’associazione criminale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sono emersi diversi profili e ruoli attribuiti agli indagati. Gli investigatori hanno identificato i principali promotori e organizzatori dell’associazione, nonché i partecipi e i fornitori abituali di droga.
Fiorello Abbruzzese, Pasquale Forastefano e Nicola Abbruzzese sono stati individuati come i vertici dell’organizzazione. Secondo la ricostruzione degli investigatori, essi prendevano le decisioni cruciali relative all’approvvigionamento e alla commercializzazione dello stupefacente. Si occupavano delle trattative per l’approvvigionamento, in particolare dell’importazione di ingenti carichi di cocaina, mantenendo i contatti con Nikolaos Liarakos, a sua volta in collegamento con i fornitori colombiani. Negoziano i prezzi, le modalità di trasporto e di consegna.
Alessandro Forastefano e Rosario Giovanni Fuoco sono stati considerati partecipi dell’associazione in quanto avrebbero fornito il supporto necessario per organizzare l’importazione e l’acquisto di sostanze stupefacenti. Partecipavano alle riunioni in cui venivano prese le decisioni riguardanti l’approvvigionamento delle droghe, finanziando l’importazione di importanti carichi di cocaina dal Sud America. Il primo metteva a disposizione camion appartenenti alla sua società di trasporti per il trasporto su gomma dello stupefacente, che doveva arrivare dalla Germania fino alla Calabria. Il secondo forniva una base logistica per gli incontri degli associati in Germania, cercando alloggi per i membri calabresi.
Franco Claudio Cardamone era raccomandato dall’organizzazione per la sua affidabilità nel rapportarsi con i fornitori di droga in Europa e nel Sud America. Aveva stretti legami personali soprattutto con soggetti colombiani.
Francesco Faillace era l’uomo di fiducia incaricato del trasporto del denaro necessario per l’importazione dello stupefacente. Il suo compito era garantire che il denaro per l’acquisto della droga dal Sud America arrivasse in Germania e, infine, in Italia, per essere commercializzato nelle piazze di spaccio della Sibaritide.
Gianfranco Arcidiacono e Giuseppe Andrea Mangano erano considerati uomini di fiducia di Fiorello, Nicola Abbruzzese e Pasquale Forastefano. Fornivano il supporto necessario all’organizzazione per condurre le attività illecite evitando il rischio di intercettazioni telefoniche, collaborando con Claudio Franco Cardamone per l’acquisizione di apparecchi telefonici criptati.
Infine, Nikolaos Liarakos e Fisnik Smajlaj sono stati identificati dagli investigatori come i fornitori abituali di droga, approvvigionando l’associazione di cocaina ed eroina. Questi individui fornivano regolarmente la sostanza stupefacente all’associazione criminale, garantendo un costante approvvigionamento di droga.
Le indagini hanno permesso di delineare con maggior precisione i ruoli e le responsabilità degli indagati all’interno dell’organizzazione. Dai promotori e organizzatori, che prendevano decisioni cruciali sull’approvvigionamento e la commercializzazione della droga, ai partecipi che fornivano il supporto logistico e finanziario necessario per le attività illecite, fino ai fornitori abituali, che garantivano una costante fornitura di sostanze stupefacenti.
Le indagini proseguono per completare la fase delle indagini preliminari e portare gli indagati di fronte alla giustizia. L’operazione è un esempio tangibile dell’impegno delle autorità nell’affrontare il problema del traffico di sostanze stupefacenti e della cooperazione internazionale nella lotta contro il crimine organizzato. Resta da vedere come si svilupperà il procedimento e quali saranno le conseguenze penali per gli indagati. Nel frattempo, l’operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il traffico di droga, dimostrando la determinazione delle autorità nel contrastare questa forma di criminalità e proteggere la sicurezza e il benessere dei cittadini.
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