Smantellata associazione internazionale nel traffico di sostanze stupefacenti

Guardia di Finanza
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Mega-operazione anti-droga in Europa

Nella mattina del 5 giugno 2023, l’operazione Gentleman 2 è stata condotta in Italia e in altri paesi dell’Unione Europea per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e le Forze di Polizia della Germania e del Belgio, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro. Le misure cautelari riguardano 25 indagati accusati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, reati in materia di armi e reati correlati agli stupefacenti.

La Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha coordinato l’operazione, con il supporto di Eurojust e Europol. Contestualmente, è stato eseguito il sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 3,8 milioni di euro, su richiesta della stessa Procura.

Le misure cautelari sono state eseguite in Calabria, Germania e Spagna, impiegando oltre 200 finanzieri e il supporto di unità Antiterrorismo e Pronto Impiego, unità cinofile antidroga e della componente aerea della Guardia di Finanza. Contestualmente, l’autorità giudiziaria belga ha emesso nove mandati di arresto.

Le indagini dell’operazione Gentleman si sono sviluppate attraverso attività di osservazione, pedinamento e intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, sia in Italia che in Germania. Inoltre, è stata analizzata la comunicazione criptata utilizzata dagli indagati.

Un fattore chiave nelle indagini è stata la cooperazione internazionale tra le autorità giudiziarie e le forze di polizia dei vari paesi dell’Unione. Grazie alla Squadra Investigativa Comune, è stato possibile partecipare alle attività investigative svolte in tutte le giurisdizioni coinvolte e utilizzare direttamente i risultati delle indagini in tutti i procedimenti penali avviati dai vari Stati. Questo strumento di cooperazione tra le autorità giudiziarie e le forze di polizia dei diversi paesi dell’Unione ha dimostrato di essere fondamentale per il successo di queste indagini.

Le attività investigative e le misure cautelari odierni sono state supportate anche dalla Rete “@ON” finanziata dall’Unione Europea attraverso il Progetto “ISF4@ON”, che ha come Project Leader la Direzione Investigativa Antimafia, e dal progetto “I-Can” (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), avviato nel 2020 sotto l’egida di Interpol. Questi strumenti facilitano lo scambio rapido di informazioni e il coordinamento di operazioni internazionali per il sequestro di asset finanziari ed economici, nonché per la localizzazione e l’arresto dei soggetti coinvolti in attività criminali.

Le approfondite indagini svolte, che sono state accettate nell’ordinanza cautelare, hanno permesso di delineare le attività di un’associazione criminale dedita al traffico di droga con base operativa in provincia di Cosenza, specificamente a Cassano allo Jonio, Corigliano Calabro e la sibaritide. Questa organizzazione era ramificata anche in Germania e si occupava di importare ingenti quantità di cocaina, eroina e hashish.

Oltre alle misure cautelari personali, le forze della Guardia di Finanza hanno eseguito il provvedimento di sequestro di società, ditte individuali, immobili, terreni, autoveicoli e motoveicoli, per un valore complessivo di 3,8 milioni di euro. Questo sequestro è stato ritenuto sproporzionato rispetto ai redditi e alle attività economiche svolte da alcuni degli indagati.

Tale provvedimento rappresenta il culmine di una complessa attività investigativa avviata nel 2020 dalla “Squadra Investigativa Comune” (SIC). La SIC è stata costituita dai membri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Catanzaro, in collaborazione con le forze di polizia di Germania (Polizeipräsidium di Francoforte sul Meno) e Belgio (Polizia Giudiziaria Federale di Liegi), nonché le rispettive autorità giudiziarie. L’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust), con i suoi membri italiani, tedeschi e belgi, ha svolto un ruolo di supporto, insieme alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.) e all’Ufficio Europeo di Polizia (Europol).

Attualmente, il procedimento per le accuse ipotizzate è nella fase delle indagini preliminari, che richiede una successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

L’impegno nel contrastare le attività criminali transnazionali rimane prioritario per garantire la sicurezza e la giustizia in Europa.