“Operazione Grecale”, l’ex rettore De Sarro esce dagli arresti domiciliari

AOU "Renato Dulbecco"
AOU "Renato Dulbecco"

L’ex rettore dell’università di Catanzaro Giovambattista De Sarro lascia gli arresti domiciliari e viene sospeso dai pubblici uffici per 9 mesi, coinvolto in accuse di maltrattamento di animali e corruzione

Giovambattista De Sarro, ex rettore dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, è stato rimesso in libertà dopo aver trascorso un periodo agli arresti domiciliari. La decisione è stata presa dal Tribunale del riesame di Catanzaro, che ha accolto il ricorso presentato dal suo avvocato, Maria Bonaddio, annullando l’ordinanza di custodia cautelare. Al docente è stata applicata la sospensione per nove mesi dall’esercizio di pubblici uffici.

De Sarro, 70 anni, era stato coinvolto nell’inchiesta “Grecale”, che ha scosso l’ateneo catanzarese e portato all’arresto di 11 tra docenti, ricercatori e veterinari legati all’Università e all’Azienda Sanitaria Provinciale. L’inchiesta ha messo in luce un presunto sistema illecito che coinvolgeva reati come associazione per delinquere, corruzione, falso e maltrattamento di animali. Tra le accuse più gravi, quella di sevizie su animali da laboratorio, in particolare topi, alcuni dei quali sarebbero stati uccisi senza anestesia, contravvenendo alle normative in materia.

Le indagini hanno rivelato gravi criticità nei laboratori dell’ateneo, con condizioni igieniche e ambientali inadeguate. In particolare, il sistema illecito pareva garantire il “collaudato” controllo delle ispezioni da parte dei veterinari dell’Asp, finalizzato a falsificare la regolarità dei laboratori e permettere la continuazione della ricerca, evitandone la sospensione e il possibile ritiro dei finanziamenti ministeriali, che ammontavano a circa due milioni di euro.

Il legale di De Sarro ha sottolineato nella sua richiesta di riesame la mancanza di prove sufficientemente gravi contro il suo assistito e la presenza di numerose contraddizioni negli atti di indagine. L’avvocato Bonaddio ha anche evidenziato come non fosse sussistente il pericolo di inquinamento delle prove, chiedendo pertanto l’annullamento della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Con la decisione del Tribunale, De Sarro lascia dunque gli arresti domiciliari, ma la sua sospensione dai pubblici uffici rimarrà in vigore per i prossimi nove mesi.

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