Operazione ‘Levante’: 13 arresti e sequestri di attività illegali in Italia, rivelando un’organizzazione dedita all’associazione a delinquere per il traffico di migranti irregolari provenienti dal medio oriente con operazioni centrali in Calabria
Il 20 ottobre 2024, una vasta operazione condotta dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Crotone, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e i reparti territoriali, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catanzaro. Le misure riguardano 13 individui di nazionalità irachena, pakistana e afgana, accusati di essere coinvolti in un’organizzazione criminale dedita a facilitare l’ingresso irregolare di cittadini extracomunitari in Italia, nonché di riciclaggio e esercizio abusivo di attività di pagamento.
Le indagini, condotte attraverso una combinazione di attività tecniche, servizi di osservazione e monitoraggio transfrontaliero, hanno rivelato l’esistenza di una rete criminale operante tra Turchia e Iraq, con ramificazioni in Italia, Francia e Grecia. Questa organizzazione si occupava principalmente del trasporto via mare di migranti irregolari provenienti da paesi del Medio Oriente e dell’Asia, come Iraq, Iran, Kurdistan, Afghanistan, Pakistan, Siria e Libano, diretti verso le coste calabresi.
Per soddisfare le esigenze dei migranti, desiderosi di raggiungere il Nord Europa, il gruppo criminale gestiva una rete di connazionali che garantiva loro un alloggio a Crotone e l’acquisto di biglietti per viaggi in treno o autobus, facilitando così i successivi spostamenti verso i confini nazionali. Una volta arrivati al confine, l’organizzazione si avvaleva di “passeurs”, che garantivano il transito irregolare attraverso la frontiera di Ventimiglia, tra Italia e Francia.
Oltre agli arresti, le forze dell’ordine hanno proceduto al sequestro di tre esercizi commerciali implicati in attività di money transfer illegali, situati a Ventimiglia, Roma e Milano. Queste agenzie utilizzavano il sistema Hawala, un metodo di trasferimento di denaro che evita il trasferimento fisico, per finanziare le operazioni illecite e raccogliere profitti derivanti dal traffico internazionale di migranti.
È importante sottolineare che le indagini sono ancora in corso e che la ricostruzione attuale si limita al profilo cautelare, riservando il diritto di difesa agli accusati nel corso del procedimento.
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