Operazione “Lucignolo”: sventato traffico di pedopornografia in tutta Italia

Operazione “Lucignolo” contro la pedopornografia: 3 arresti e il sequestro di telefonini, tablet, hard disk e materiale illecito su supporti informatici

In una massiccia operazione condotta dalla Polizia Postale in diverse regioni italiane, sono stati effettuati tre arresti e indagate ben 24 persone nell’ambito dell’operazione “Lucignolo”. Questa operazione mira a sradicare il dilagante problema della pedopornografia online, che rappresenta una minaccia crescente per la sicurezza dei minori.

Le autorità competenti hanno eseguito perquisizioni personali e locali, oltre a sequestrare numerosi dispositivi informatici, tra cui telefonini, tablet, hard disk, pen drive e computer. Inoltre, sono stati confiscati account email e profili social ritenuti collegati alle attività illegali degli indagati. Alcuni dei materiali confiscati contenevano prove dei contatti tra i sospettati e le richieste di materiale pedopornografico.

Un aspetto particolarmente inquietante di questa operazione è stato il ritrovamento di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico custodito su questi supporti informatici. Il fatto che ciò sia avvenuto mette in evidenza la portata allarmante del problema della pedopornografia online e la necessità di azioni vigorose per combatterlo.

L’operazione “Lucignolo” ha coinvolto ben 24 uffici della Polizia Postale situati in diverse regioni italiane, tra cui Piemonte, Lazio, Lombardia, Liguria, Toscana, Veneto, Puglia, Sicilia, Sardegna, Campania e Calabria. Questa cooperazione interregionale è stata fondamentale per coordinare le attività investigative su larga scala e arrestare i sospettati.

La Polizia Postale sottolinea l’importanza della prevenzione e del contrasto al fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori online. Gli agenti della Polizia Postale sono impegnati in prima linea, svolgendo attività di monitoraggio sia a fini preventivi che repressivi. Questa operazione rappresenta un duro colpo contro il traffico di materiale pedopornografico online, dimostrando l’impegno costante delle autorità italiane nel proteggere i minori da tali orrori.