Militari della Guardia di Finanza di Milano, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e di altri reparti delle Fiamme Gialle, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 40 soggetti, 38 dei quali sono stati arrestati e due sono stati sottoposti ad obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. L’operazione è stata effettuata su delega della D.D.A. della Procura della Repubblica di Milano, in seguito all’emissione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali dall’Ufficio G.I.P. di Milano.
Gli indagati sono accusati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, con l’aggravante della transnazionalità e dell’ingente quantità di sostanze stupefacenti trafficate. L’indagine denominata “Money Delivery”, condotta dal locale Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza G.I.C.O., ha visto coinvolti a vario titolo 40 soggetti in relazione a 75 capi di imputazione delineati nell’ambito di due associazioni finalizzate al traffico di stupefacenti.
L’indagine è direttamente collegata ad altre indagini seguite dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Genova e Reggio Calabria, con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
La Guardia di Finanza ha documentato la centralità del mercato milanese nell’importazione, nell’occultamento e nello smistamento delle sostanze stupefacenti e il ruolo di primaria importanza rivestito dai soggetti appartenenti o vicini alla ‘ndrangheta, veri e propri leaders del mercato della droga nel territorio nazionale.
In particolare, la “associazione lombarda”, composta da numerosi soggetti di diretta espressione ‘ndranghetista, ricopre un ruolo verticistico, operante sull’intera piazza milanese, grazie alla quale riesce a rifornire gruppi criminali attraverso consistenti importazioni di sostanza stupefacente che dall’estero (principalmente Nord-Europa) viene stoccata nei magazzini siti a Gerenzano (VA).
Tra le altre consorterie rifornite, si menziona l’associazione capeggiata da Flachi e quella capeggiata da Fasano, entrambe oggetto di ordinanze custodiali. Le investigazioni hanno permesso di inquadrare l’organizzazione logistica dell’associazione operante sul quartiere di Quarto Oggiaro, considerata giudizialmente una delle piazze di spaccio storiche e più importanti del territorio milanese.
L’organizzazione lombarda ha strutturato una “joint venture” con i broker campani Imperiale Raffaele e Carbone Bruno, finalizzata all’importazione di ingenti quantitativi di stupefacente destinato al mercato lombardo, capitolino, campano, calabrese e siciliano, avvalendosi di un comune e collaudato sistema di trasporto dall’Olanda all’Italia tramite TIR, procedendo al pagamento dello stupefacente da distribuire in proprio solo a destinazione raggiunta.
Le indagini hanno permesso di documentare come la “joint venture” sia stata propiziata dai rapporti personali sussistenti tra i soggetti di origine campana e calabrese. Inoltre, la “joint venture” è stata voluta dall’associazione di Imperiale Raffaele, che aveva interesse ad estendersi sul mercato lombardo, sulla scorta di valutazioni di tipo economico e logistico, che lo portavano a una cointeressenza con Bruzzaniti Bartolo, detentore, storicamente, dell’esclusiva per la distribuzione dello stupefacente destinato a sodalizi di ‘ndrangheta in Lombardia.
Numerosi sono stati i carichi di stupefacente importati, tramite i citati broker internazionali, dal Nord Europa per poi essere stoccati in depositi in Lombardia. Tra i carichi oggetto di contestazione è stato possibile quantificare 645 kg di cocaina, 240 kg di hashish e 30 kg di chetamina.
L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza dimostra l’importanza del coordinamento tra le varie autorità investigative nella lotta al traffico di stupefacenti transnazionale. Le indagini hanno consentito di smantellare un’organizzazione criminale di vasta portata, responsabile dell’importazione e dello smistamento di grandi quantità di droga in tutto il territorio nazionale.
La diffusione della notizia è autorizzata in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Legislativo n° 188/2021, ritenendo sussistente l’interesse pubblico all’informazione con particolare riferimento al contrasto dei reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, altamente lesivi degli interessi della collettività, nonché di ogni altra forma di criminalità economica e finanziaria.
Va fatta salva la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, da reputarsi non colpevoli fino alla eventuale sentenza di condanna divenuta irrevocabile.