La Guardia di Finanza combatte l’infiltrazione dell’ndrangheta in Emilia Romagna attraverso l’operazione “Radici”
La Guardia di Finanza di Bologna ha eseguito un’operazione di contrasto alla criminalità economica e organizzata, denominata “Radici”, che ha portato all’esecuzione di 23 misure cautelari personali e al sequestro di beni per un valore di circa 30 milioni di euro. L’operazione ha avuto inizio con il monitoraggio di cospicui investimenti immobiliari e societari riconducibili a soggetti di origine calabrese, che ha permesso di individuare le infiltrazioni di organizzazioni criminali di stampo mafioso radicate in Calabria nel tessuto socio-economico dell’Emilia Romagna.
Gli ulteriori approfondimenti investigativi hanno permesso di individuare uno dei principali indagati, ritenuto contiguo alla potente cosca dei “Piromalli” di Gioia Tauro. Questo individuo è gravato da plurimi precedenti di polizia e giudiziari per violazioni alla disciplina sugli stupefacenti, reimpiego di proventi illeciti, associazione per delinquere, reati contro il patrimonio, reati contro la persona e porto abusivo di armi da fuoco, e viene indicato da vari collaboratori di giustizia come contiguo alla criminalità organizzata di stampo calabrese.
In particolare, l’indagato avrebbe fittiziamente intestato a terzi compiacenti le quote sociali, i conti correnti e tutti i beni strumentali riconducibili all’attività di ristorazione, gestita in maniera occulta sotto le “mentite spoglie” di semplice cameriere. L’obiettivo sarebbe stato quello di eludere l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali.
In seguito all’operazione “Radici”, la Guardia di Finanza ha eseguito un provvedimento cautelare a firma del G.I.P. del Tribunale di Bologna, Dott. Domenico TRUPPA, a carico di 4 soggetti, uno dei quali è stato ritenuto contiguo alla cosca dei “Piromalli” di Gioia Tauro. È stato sequestrato l’intero complesso aziendale di un noto ristorante sito a Modena, del valore complessivo di oltre mezzo milione di euro.
La sinergica collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Autorità Giudiziaria è stata fondamentale per il successo dell’operazione “Radici” e per il contrasto alla criminalità economica e organizzata in Emilia Romagna. Grazie a queste azioni, ogni forma di inquinamento dell’economia legale viene repressa, salvaguardando gli operatori economici leali e i cittadini onesti.