L’operazione “Redemptio”, ha portato all’arresto di quattro persone, tra cui un minorenne, accusate di furti aggravati di veicoli, estorsioni con la tecnica del “cavallo di ritorno” e ricettazione
LAMEZIA TERME (CZ), 22 AGO 2024 – Le forze dell’ordine di Lamezia Terme hanno eseguito un’importante operazione denominata “Redemptio”, culminata con l’arresto di quattro individui, tra cui un minorenne, accusati di una serie di reati legati a furti di veicoli e estorsioni. L’operazione, frutto di mesi di intense indagini, ha portato alla luce un complesso schema criminale che ha destato allarme sociale in tutto il territorio.
L’operazione, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme, con il supporto di diverse unità specializzate, ha visto l’esecuzione di quattro ordinanze cautelari emesse dai Tribunali di Lamezia Terme e Catanzaro, su richiesta delle rispettive Procure. I provvedimenti hanno riguardato due arresti in carcere, uno ai domiciliari, mentre il minorenne coinvolto è stato collocato in una comunità ministeriale.
L’indagine, denominata “Redemptio” (dal latino “riscatto”), ha documentato una serie di furti aggravati di autovetture, furgoni e scooter, e ricettazione, nonché estorsioni attuate con la tecnica del “cavallo di ritorno”. Questo metodo prevede la sottrazione di un veicolo, seguita da una richiesta di riscatto al proprietario per la restituzione del mezzo, pena la distruzione o il “cannibalismo” del veicolo per il recupero di parti di ricambio destinate al mercato nero.
L’indagine è stata avviata ad aprile 2024, dopo il furto di un’auto nelle vicinanze del Palazzo di Giustizia di Lamezia Terme. La vittima, subito dopo il furto, ha ricevuto una chiamata estorsiva, spingendola a denunciare l’accaduto ai Carabinieri. Grazie a questa tempestiva segnalazione, è stata avviata una complessa attività investigativa che ha permesso di identificare rapidamente i responsabili, recuperare il veicolo rubato e portare alla luce ulteriori episodi di furti ed estorsioni, tutti collegati alla stessa banda criminale.
Le indagini, condotte tra aprile e luglio 2024, hanno documentato numerosi furti di veicoli, spesso seguiti da richieste di riscatto. In molti casi, la prontezza delle denunce da parte delle vittime ha consentito il recupero dei mezzi senza che l’estorsione fosse portata a termine, è emerso che diverse vittime, per timore di ritorsioni, hanno preferito pagare il riscatto senza formalizzare alcuna denuncia.
Di particolare preoccupazione è il coinvolgimento di un minorenne nelle attività criminali, evidenziando una precoce esposizione a ruoli delinquenziali e sottolineando la necessità di interventi urgenti in contesti di marginalità sociale e povertà educativa. Questo caso sottolinea l’importanza di un intervento tempestivo e coordinato da parte delle istituzioni per prevenire il coinvolgimento dei giovani in attività criminali e promuovere il loro reinserimento sociale.
L’Arma dei Carabinieri di Lamezia Terme ha ribadito l’importanza della denuncia da parte delle vittime per contrastare efficacemente tali fenomeni criminali. Le indagini preliminari sono ancora in corso, e i procedimenti penali relativi agli indagati pendono nelle fasi iniziali.